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I 100 anni di Gianni Agnelli, l’uomo simbolo dell’industria italiana

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Il 12 marzo ricorre un anniversario importante per il nostro Paese: i 100 anni di Gianni Agnelli, presidente della Fiat e della Juventus, uomo simbolo del capitalismo italiano. Non sarà possibile rendergli omaggio con un evento vero e proprio a causa delle restrizioni in vigore a causa del Covid, ma già da ora i principali media italiani stanno ricordando quanto lui abbia lasciato un segno indelebile nella storia italiana. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha già deciso di celebrarlo con un francobollo commemorativo che sarà emesso proprio quel giorno.

100 anni di Gianni Agnelli: un nome che ha segnato la storia

Il 12 marzo saranno trascorsi 100 anni dalla nascita di Gianni Agnelli, un uomo che ha saputo segnare la storia dei motori e del calcio grazie al suo ruolo cruciale in due asset importanti come Fiat e Juventus. Il ruolo di comando nell’azienda di famiglia lo assume nel 1966, ed è grazie al suo modo di agire che riesce a diventare il numero uno di Confindustria negli anni ’70. Su un aspetto lui non ha voluto transigere: salvaguardare la principale attività industriale della Fiat, l’automobile, ereditata dal nonno. Nascono proprio con questo obiettivo  l’accordo con Ford nel 1985 e la sinergia instaurata con General Motors nel 2000. La nascita recente di Stellantis va proprio in questa direzione.

Negli anni ’80 è lui a rilanciare la casa automobilistica, grazie al supporto di Cesare Romiti, a cui lascerà la presidenza. Nonostante i successi imprenditoriali, non sono mancati i dolori nella sua vita privata. Tra questi, il suicidio del figlio Edoardo e la morte prematura del nipote Giovannino.

John Elkann l’erede della Fiat

Nel momento della sua scomparsa, datata 24 gennaio 2003, il colosso torinese non stava vivendo un momento particolarmente felice. I conti, stavano facendo registrare un rosso da cui sembrava impossibile riuscire a risollevarsi. Anche in questo frangente lui si era dimostrato lungimirante e aveva già deciso chi avrebbe raccolto la sua eredità in tutte le holding di famiglia: la scelta è ricaduta sul nipote John Elkann che, nonostante la sua giovane età, è riuscito a prendere in mano l’enorme eredità e superare anche le fasi più difficili.

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