L’Aspark Owl è una supercar elettrica giapponese che è stata presentata come concept al Salone di Francoforte. Questa nuova supercar aveva un obiettivo tanto importante quanto difficile da raggiungere. Infatti il suo scopo era compiere un’accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 2 secondi.
Le caratteristiche dell’Aspark Owl
L’Aspark Owl è un ottimo progetto di supercar futuristica. Il suo nome è ripreso dal design accattivante che si ispira ad un gufo. La sua migliore qualità è che riesce a segnare prestazioni di alto livello rispettando l’ambiente. Infatti L’Aspark Owl è un gioiellino elettrico pensato da un’omonima società giapponese. Questa supercar è dotata di una tecnologia all’avanguardia, ha un’autonomia di 150 km dopo un’intera ricarica elettrica e pesa solo 850 kg. L’Aspark Owl è dotata di 4 ruote motrici ed il suo propulsore eroga 436 cavalli. Inoltre riesce a raggiungere una velocità massima di 280 km/h.
Da 0 a 100 in meno di 2 secondi
L’Aspark Owl, dopo essere stata presentata al Salone di Francoforte, è riuscita a segnare un record importante riguardo l’acelerazione. Per la precisione ha compiuto un’acelerazione da 0 a 100 km/h in appena 1,92 secondi. Questo test ha permesso all’Aspark Owl di abbattere il muro dei 2 secondi e di affermarsi come la macchina elettrica più veloce al mondo. Il video testimonia la grande impresa della supercar giapponese che sfreccia in un parcheggio.
Edizione limitata e prezzo esagerato
Come spesso accade, la qualità si paga a caro prezzo. Infatti l’Aspark Owl sarà una supercar che pochi al mondo avranno la fortuna di provare e verrà commercilizzata in soli 50 modelli. Ovviamente è stata pensata per un mercato di nicchia e per i veri appassionati del settore. Chiunque volesse acquistarla dovrà pagare ben 3,3 milioni di euro. Sicuramente risulta essere un concept interessante, in grado di unire un design accattivante ed un’eccellente accelerazione ad un impatto ambientale ridotto. Le auto del futuro saranno davvero supercar in grado di mixare le alte performance ed il rispetto per l’ambiente?
Guarda il VIDEO:
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