Sottoscrivere l’assicurazione per la propria auto (o moto) è dovuto per obblighi di legge per sentirsi tutelati nel caso in cui si dovesse essere coinvolti in un incidente. La polizza può però essere modellata sulle esigenze di ogni intestatario: ogni utente ha infatti la possibilità di scegliere se avere copertura anche per alcuni aspetti supplementari quali furto e incendio o danni eventualmente provocati dalla grandine. Chi utilizza poco il proprio mezzo e contava di proseguire con un contratto temporaneo deve però mettersi il cuore in pace: questo tipo di soluzione, come ha sottolineato la Corte europea, non è più possibile.
Il portafoglio piange
Una sentenza emessa dalla Corte europea è destinata a cambiare in maniera radicale le abitudini di chi è in possesso di un’auto o una moto. Non sarà infatti più possibile sottoscrivere assicurazioni di tipo temporaneo, soluzione ideale per chi solitamente utilizza solo per un periodo determinato un veicolo.
In base a quanto deciso dalla Corte di Giustizia “un veicolo, che non sia stato ritirato ufficialmente dalla circolazione e che sia idoneo a circolare, deve essere coperto dall’assicurazione della responsabilità civile anche se il suo proprietario, non avendo più intenzione di guidarlo, ha scelto di lasciarlo fermo su un terreno privato o in un garage“.
Ma cosa ha portato a questa decisione? Tutto nasce da una situazione che si è verificata recentemente in Portogallo dove un uomo è arrivato a utilizzare una vettura che era in garage ormai da tempo, ma senza copertura assicurativa (la mamma aveva deciso di non utilizzarla più e quindi di non pagare la polizza). Durante l’utilizzo dell’auto, è rimasto coinvolto mortalmente in un sinistro in cui sono morte altre due persone. La Corte Europea è andata contro la proprietaria del veicolo, che non era disposta a risarcire i parenti delle vittime. In base a quanto stabilito, i veicoli immatricolati in uno Stato membro e idonei alla circolazione devono sempre essere assicurati.
Gli scontenti non mancheranno
Una normativa di questo tipo inevitabilmente provocherà diverso malcontento soprattutto perché a pagarne a caro prezzo saranno le tasche degli utenti. Tra i primi a essere toccati dalla decisione della Corte europea potrebbero esserci innanzitutto i motociclisti, in modo particolare chi ha acquistato la sua due ruote soprattutto per togliersi uno sfizio e utilizzarla soprattutto quando le temperature sono più elevate.
Le notizie negative non sono finite qui. In base a quanto riportato dall’osservatorio di Facile.it, si è riscontrato un aumento del premio medio assicurativo pari all’1% durante il periodo estivo. I numeri, come sempre, sono esemplificativi: in media un italiano arriva a pagare più di 580 euro per l’assicurazione auto.
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