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Attenzione: multa per chi invade le colonnine di ricarica

Il Codice della strada parla chiaro: gli stalli di ricarica dei veicoli elettrici non sono utilizzabili per il parcheggio. Ed è una regola da sempre invocata dai possessori di auto ad emissioni zero, costretti più volte ad attendere o addirittura posticipare la messa in carica della propria vettura. A complicargli le cose non solo le azzardate soste di veicoli a benzina o diesel, ma anche da auto elettriche che, una volta completato il rifornimento, vengono lasciate lì dai loro proprietari. Cambia tutto però con l’entrata in vigore della nuova disposizione datata 28 gennaio per effetto del decreto legislativo 257 varato il 12 dicembre 2016 con l’aggiunta della lettera “h-bis” dell’articolo 158, comma 1 del Codice della Strada. C’è però da notare che talvolta questa illecita invasione non venga ammonita da nessun segnale che inviti a rispettare la regola.

La multa

Per chi sbaglia la sanzione è già prescritta dal Codice della strada, disciplinata nel dettaglio dall’articolo 158. Essa consiste in una multa di 40 euro per cicolomotori e mezzi a due ruote, di 85 euro per gli altri veicoli: rispettivamente 28 euro e 59.50 euro per chi adempie il pagamento della contravvenzione entro cinque giorni dall’emissione. La disposizione rientra in una serie di soluzioni introdotte “in attuazione della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014, sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi” al fine di “ridurre al minimo la dipendenza dal petrolio e di attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti“.

Un buco

Resta ancora da comprendere in che modo e con quale spirito verranno gestiti i veicoli elettrici individuati a sostare presso le colonnine di ricarica oltre il tempo necessario per riempire le loro batterie. Una soluzione l’ha già offerta Tesla, la quale, per quanto concerne il sistema di ricarica Supercharger, attivabile tramite app, ha disposto che: per i primi cinque minuti di carica, sufficiente a completare in buona parte il “serbatoio” dell’auto, il servizio è gratuito. Dal sesto minuto in poi, per ogni sessanta secondi di sosta, all’utente viene addebitata una tariffa di 0.35 euro. Stando ai dati di Tesla, il Supercharger consentirebbe di percorrere 270 km per ogni 30 minuti di ricarica; quasi 100 km al minuto.