Ogni volta che ci si mette alla guida è fondamentale prestare la massima attenzione non solo per non infrangere le norme del Codice della Strada, ma anche per viaggiare in assoluta sicurezza e non causare pericoli a se stessi o agli altri. L’utilizzo dello smartphone o di altri strumenti tecnologici è quindi da evitare, non solo per il rischio di subire una sanzione. Di questo non sembra invece essersi reso conto un autista ungherese, che ha deciso di effettuare una diretta Facebook mentre era alla guida. L’impatto è stato inevitabile con un bilancio davvero pesantissimo: ben nove le vittime.
Una disattenzione pagata a caro prezzo
Al volante la prudenza non è mai troppa, ma questa deve essere ancora più alta se abbiamo nelle mani il destino di altre persone. È il caso ad esempio di chi guida per motivi di lavoro, ma che non sempre si comporta in modo avveduto. Emblematico è quanto accaduto pochi giorni fa in Ungheria, a circa 60 chilometri da Budapest, dove un autista di un minibus ha deciso di utilizzare la funzione “diretta” disponibile ormai da qualche tempo sul social network più amato, Facebook.
L’uomo ha poco dopo perso il controllo del mezzo e finito per schiantarsi. Gli utenti che erano collegati in quel momento si sono così trovati ad assistere a una scena davvero agghiacciante. Nel filmato vediamo infatti il conducente, inizialmente sorridente, intento a guidare e a interagire con chi lo stava seguendo. Successivamente il video prosegue con la visione della strada con l’obiettivo di mostrare un sorpasso in tempo reale. Bastano pochissimi secondi di distrazione per non accorgersi dell’arrivo di un altro mezzo nel senso opposto: disperatamente il telefono viene lanciato a terra per evitare l’impatto, ma senza alcun risultato. Il bilancio è davvero pesantissimo: ben nove le vittime.
La polizia ungherese è già al lavoro per analizzare nel dettaglio le motivazioni che hanno causato l’episodio. Le persone che hanno perso la vita in questa triste circostanza sono cittadini di origine romena: erano lavoratori agricoli che stavano tornando a casa dopo avere trascorso una stagione in Slovenia. In base ai primi riscontri sembra che l’autista non fosse in possesso della licenza per guidare un veicolo in grado di trasportare passeggeri.
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