Auto in prestito: la multa va al proprietario o a chi guida?

Auto in prestito: la multa va al proprietario o a chi guida?

È capitato a tutti, e certamente più di una volta, di mettersi al volante di un’auto non di nostra proprietà, intestata magari a un familiare o a un amico. Inevitabilmente questo ci fa porre un interrogativo: cosa accade in caso di multa? Qualora l’irregolarità dovesse comportare la decurtazione di punti della patente a farne le spese sarà la persona che si trova al volante o chi invece è intestatario del veicolo? A chiarire ogni dubbio è stata una recente sentenza emessa dalla Corte di Cassazione.

Multa e auto in prestito: ecco cosa accade

Quando ci si mette al volante è fondamentale non superare i limiti di velocità non solo per non causare rischi a se stessi o agli altri, ma anche per non incorrere in una multa davvero sgradita. Le conseguenze potrebbero non limitarsi solo a una sanzione da pagare, ma anche a una decurtazione di punti dalla patente. Ma cosa accade se alla guida c’è una persona diversa dall’intestatario? A farne le spese sarà l’affidatario del veicolo.

Su questo tema, spesso oggetto di controversie, si è espressa la Cassazione. Una donna aveva infatti presentato ricorso dopo che gli erano stati tolti dieci punti per una multa presa con la vettura di proprietà della nipote. La decisione dei giudici è stata chiara: è fondamentale che a pagarne le conseguenze sia la persona che si trovava effettivamente alla guida. In base a quanto stabilito dalla seconda sezione civile la zia è obbligata a “fornire alla polizia stradale gli elementi per risalire all’identità dell’effettivo conducente cui era passata, al momento della commissione dell’infrazione, la momentanea disponibilità materiale del veicolo”.

La Corte di Cassazione a Roma (Foto: Irpa.eu)

Gli obblighi per affidatario e proprietario

Ulteriori precisazioni sulla questione vengono date anche dal Codice della Strada. Qui si sottolinea infatti come l’intestatario del mezzo abbia la facoltà di “dichiarare di non essere l’autore dell’illecito“, anche omettendo di specificare chi si trovasse alla guida al momento dell’infrazione.

Auto in coda in strada (Foto: Modena Today)

La persona a cui è stata affidata la vettura è invece obbligata a dare i propri riferimenti. Secondo la legge chi usa abitualmente la macchina può “dimostrare di non essere l’autore materiale dell’illecito, indicando esattamente l’autore materiale”.

 

Foto immagine in evidenza: Treviso Today