Auto rimossa? Ecco tutti i passi da fare per riaverla

Auto rimossa? Ecco tutti i passi da fare per riaverla

Ritrovarsi a dover affrontare la rimozione della propria auto rappresenta un guaio non da poco, ma è fondamentale mantenere la calma se si desidera risolvere in tempi brevi il problema. Può bastare infatti parcheggiare in un’area dove non era consentito e non accorgersi della presenza dell’apposito cartello di avviso per ritornare dopo qualche ora e non ritrovare più la vettura. Rimediare è possibile, anche se con ogni probabilità si sarà costretti a mettere mano al portafoglio.

Una spesa imprevista da affrontare

Riuscire a riavere la propria auto dopo che questa è stata portata via con il carro attrezzi è possibile, ma comporta dover mettere mano al portafoglio. Il primo passo da fare, come indicato dall’Unione Nazionale dei Consumi, consiste nel prendere contatto con la Polizia Municipale. Gli agenti avranno la necessità di sapere dove era stata posizionata la vettura e i dati relativi al mezzo (la targa è ovviamente fondamentale); a quel punto saranno loro a invitare il proprietario a presentarsi personalmente nel luogo in cui è stata portata dopo la rimozione.

Per far sì che tutto vada a buon fine sarà necessario avere con sé anche un documento di identità valido, libretto di circolazione, regolare documento di assicurazione del veicolo valido. Non è però finita qui: la restituzione non avviene infatti in modo gratuito, ma richiede il pagamento di una somma. La cifra può variare a seconda della situazione: se tutto è avvenuto da lunedì a sabato e il mezzo è stato rimosso e spostato a traino sono richiesti 78,87 euro, mentre si sale a 94,52 euro se lo spostamento è avvenuto con l’utilizzo di un carrello. Il prezzo da pagare diventa ancora più elevato se l’operazione è avvenuta in un giorno festivo: 97,74 euro per una rimozione a traino e 117,28 euro per una rimozione a carrello.

Carro attrezzi in azione (Foto: Pixabay)

L’automobilista sarà chiamato a rispondere anche della malcapitata scelta di avere lasciato il veicolo in un’area in cui non era consentito. In questo caso è prevista infatti anche una sanzione per divieto di sosta, che può andare da un minimo di 30 fino a più di 80 euro se la macchina è stata posizionata davanti a un passo carrabile, presso una fermata degli autobus o in un settore dedicato ai disabili.

Attenzione a non perdere tempo

Muoversi in tempi rapidi è fondamentale non solo per ridurre il periodo in cui si è costretti a stare senza la propria vettura, ma anche per non doversi ritrovare ad affrontare una spesa ancora più elevata. Per ogni giorno di deposito si dovranno infatti pagare 16 euro.

A volte recuperare il mezzo diventa poi piuttosto complicato anche per la distanza da sostenere: “Da una stima effettuata – spiega l’Unc – sulla base dei dati in nostro possesso, il costo di una rimozione si aggira, in media, su un costo di 150/200 euro a cui aggiungere l’Iva e il costo della sanzione (ad esempio in caso di divieto di sosta 39 euro) che può essere pagata entro un termine massimo di 15 giorni, se si tratta di un bollettino trovato sul parabrezza, mentre se la multa è stata notificata al proprio domicilio, il termine sarà di 60 giorni. I depositi – si sottolinea – destinati al ricovero dei veicoli rimossi sono molto distanti dal centro e raggiungibili solo con mezzi privati (auto o taxi, no car sharing perché in area non gestita dal servizio) quindi con ulteriori costi a carico dei cittadini. Il tema della distanza è importante anche per la sicurezza di chi deve recuperare il veicolo durante la notte“.