Uno dei dati che contraddistingue un’auto sin dal momento dell’immatricolazione è rappresentato dalla targa, che accompagnerà la vettura (salvo eccezioni) per tutta la sua vita. Questa informazione diventerà poi indispensabile anche per altre operazioni quali la stipula dell’assicurazione e, se necessario, la compilazione di un modulo di constatazione amichevole in caso di incidente. A breve, però, potrebbe non essere più così: il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha infatti in serbo un cambiamento destinato a rivoluzionare le abitudini degli italiani e che potrebbe rendere le targhe “personali”. Questa diventerà quindi legata al proprietario e non più al mezzo e avrà una durata di 15 anni. Attenzione, però, la targa non sarà personalizzabile come accade ad esempio negli Stati Uniti.
Rivoluzione targa in arrivo
Gli automobilisti potrebbero essere presto coinvolti da una novità destinata a modificare la procedura da compiere ogni volta che si acquista una vettura. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli ha infatti lanciato una proposta che, se approvata, potrebbe portare a termine una norma che è rimasta inattuata dal 2010. Se la procedura non incontrerà ulteriori intoppi “chi acquisterà (anche in leasing o con patto di riservato dominio o usufrutto) un mezzo nuovo (autoveicolo, motoveicolo o rimorchio) dovrebbe ottenerlo completo di una targa nuova come oggi, ma quella diventerà la sua targa personale da quel momento per i successivi 15 anni, dopo i quali alla prima pratica burocratica che coinvolge la carta di circolazione dovrebbe chiedere il rinnovo della targa (verrebbe ristampata uguale)”.
Nessun problema anche nel caso in cui si dovesse cambiare macchina. Qualora questo dovesse accadere l’intestatario dovrà segnalare al concessionario a cui si è rivolto di essere già in possesso di una targa. Questo eviterà quindi di produrne una nuova, ma di poter continuare a utilizzare quella già in essere. “In caso di passaggio di proprietà di un usato, invece, la targa del mezzo dovrebbe restare al cedente, mentre l’acquirente dovrebbe mettere quella che aveva sul suo veicolo precedente (se non ne aveva o se intende tenersi anche il mezzo vecchio, dovrebbe chiedere una nuova targa)”. Il Sole 24 Ore ha indicato però anche alcune eccezioni che sarà necessario rispettare. “Ovviamente la targa personale si trasferirà da un veicolo all’altro solo se si tratterà di mezzi soggetti allo stesso regime di targatura. Quindi, autoveicolo con autoveicolo, motoveicolo con motoveicolo e rimorchio con rimorchio. Per veicoli d’interesse storico e collezionistico (quindi con le caratteristiche previste dall’articolo 60, comma 4, del Codice della strada) è prevista un’eccezione: manterranno sempre e comunque la targa attuale”.
Gli effetti positivi del provvedimento
Ma quali sono i benefici che potrebbero essere ottenuti attraverso l’introduzione di questa norma? Innanzitutto un vantaggio di tipo economico per l’utente. Ogni cambio targa, infatti, richiede un pagamento pari a 41,78 euro. Una cifra di per sé non elevatissima, ma che potrebbe rivelarsi più pesante soprattutto per chi è abituato a cambiare frequentemente la propria vettura. Se la misura entrasse invece definitivamente in vigore nel momento in cui si acquista una nuova macchina sarebbe necessario esclusivamente stampare la targa di cui si è già in possesso ogni 15 anni. La convenienza sarebbe comunque possibile anche per lo Stato: “Questo consentirebbe di stampare meno targhe, il che fa bene all’ambiente ma fa calare il lavoro per lo stabilimento del Poligrafico di Foggia (dove più volte in passato ci sono stati allarmi occupazionali) e gli introiti (i 41,78 euro di costo fissato per decreto comprendono un margine di guadagno)”.
Foto in auto: Credits/Fonte Pixabay