L’India è famosa per le sue strade caotiche, in cui confusione e rumore regnano sovrane. Proprio per ridurre il problema dell’inquinamento acustico, e quindi dell’uso spropositato del clacson, il governo indiano ha deciso di istituire premiare le persone che non lo utilizzano. L’ultimo ad essere insignito di questo premio è stato Dipak Das, un automobilista che non ha suonato il clacson per 18 anni.
Il traffico caotico: un vero problema
Ogni strada in India può offrire qualcosa di diverso: una riflessione, un scorcio suggestivo, delle storie di persone del posto o manufatti unici nel loro genere. Purtroppo però, le strade indiane sono tra le più pericolose al mondo. Le auto che si immettono nelle carreggiate sono tantissime e, senza la corretta segnaletica stradale, i contatti tra veicoli sono all’ordine del giorno. Poi, oltre alle macchine, per le strade si possono incontrare carri, trattori e animali, che intralciano il percorso. Tutti questi fattori portano gli automobilisti indiani a suonare il clacson come suono per indicare una manovra o un pericolo. In India è ormai abitudine suonare il clacson. Il traffico è così confusionale e denso, che è quasi impossibile evitare il contatto con altre macchine. Infatti, sono molto frequenti incidenti e collisioni tra veicoli.
Il clacson come specchietto
Per indicare le proprie intenzioni, gli automobilisti indiani utilizzano il suono del clacson, ma anche come alternativa agli specchietti retrovisori. Di fatto, spesso le macchine non li hanno, oppure li tengono piegati, perché tenerli nella posizione normale potrebbe portare a toccare altri veicoli. Dipak Das è stato premiato per non aver usato il clacson per ben 18anni, un vero e proprio record per un automobilista indiano. Das è stato l’automobilista di molti personaggi famosi indiani, come i musicisti Pandit Tanmoy Bose e Kunal, e quindi spesso si è trovato bloccato nel traffico, ma non ha mai suonato ‘l’infernale campanello’. Secondo Dipak e altri conducenti, le persone devono soppesare di più questa decisione di suonare sempre il clacson: “Devono imparare che è nocivo questo inquinamento acustico”.