Bmw rallenta la produzione: un fornitore italiano non consegna i componenti

Bmw rallenta la produzione: un fornitore italiano non consegna i componenti

Problemi imprevisti in casa Bmw, che si trova costretta a rallentare, almeno temporaneamente, la produzione delle sue vetture. Bosch, infatti, non è in grado di fornire la quantità richiesta di componenti da inserire all’interno di alcuni tra i modelli più richiesti, Serie 1, Serie 2, Serie 3 e Serie 4. La colpa di questa situazione sarebbe di un sub-fornitore italiano. Gli stabilimenti di Shenyang, in Cina, e di Rosslyn, in Sudafrica, sono attualmente fermi. A Lipsia, in Germania, uno degli impianti più attivi, si è deciso invece di lavorare almeno in modo ridotto.

Un danno non da poco

Ormai da qualche giorno Bmw è alle prese con la gestione di un problema non da poco: alcuni componenti da inserire sulle auto, realizzati da Bosch, non sono stati consegnati e inevitabilmente la produzione ha subito un brusco rallentamento. A confermarlo è la stessa casa automobilistica tedesca: “Bosch non è attualmente in grado di fornire un numero sufficiente di sistemi di sterzo per le Bmw Serie 1, Serie 2, Serie 3 e Serie 4” – ha fatto sapere l’azienda.

I problemi maggiori riguardano gli stabilimenti all’estero, situati a Shenyang, in Cina, e a Rosslyn, in Sudafrica. completamente fermi. Situazione invece parzialmente diversa a Lipsia, in Germania, uno degli impianti Bmw più attivi, dove si è  deciso di lavorare in modo limitato. Una scelta inevitabile per ridurre il più possibile i danni: qui solitamente vengono prodotti quasi mille veicoli al giorno.

Si punta a risolvere il problema in tempi brevi

Bmw è comunque consapevole dei danni generati da questa situazione. I vertici dell’azienda hanno così deciso di organizzare una task force per porre rimedio nel tempo minore possibile all’emergenza.

Il problema, infatti, non può certamente essere sottovalutato tenendo in considerazione la diversa collocazione degli impianti coinvolti. Il rallentamento della produzione diventa ancora più serio negli Stati Uniti, dove è stata lanciata un’operazione di richiamo per 45 mila Serie 7 con una certa anzianità di servizio (Model Year 2005, 2006, 2007 e 2008): in molte vetture, in base ai riscontri effettuati potrebbe verificarsi l’apertura delle portiere mentre l’auto è in movimento.

Conseguenze da non sottovalutare

Come capita spesso in questi casi, le due aziende stanno cercando di rimbalzare reciprocamente le responsabilità. La posizione di Bmw è chiara: a generare il danno è Bosch, che quindi “ci ricompenserà per i danni subiti“, ha fatto sapere la casa automobilistica tedesca.

Bosch, invece, la pensa diversamente: non è riuscita finora a fornire i componenti nella tempistica richiesta a causa di un sub-fornitore italiano. “Uno dei componenti principali è la scatola dello sterzo, che Bosch si procura da un sub-fornitore italiano. Stiamo subendo dei ritardi nelle spedizioni di questo sub-fornitore”. L’impresa ha comunque assicurato di essere al lavoro “per superare il collo di bottiglia delle consegne“.