Il bollo auto è da sempre una delle tasse più discusse da chi è in possesso di una vettura. Periodicamente si parla di una sua possibile abolizione, ma l’idea non si traduce mai in realtà. Nonostante i tentativi di chi prova a farla franca, è importante tenere presenti i termini di prescrizione. In base a questo periodo, chi non salda l’importo può andare incontro a sanzioni davvero pesanti. Tanto per cambiare, le notizie in merito non sono positive: secondo la bozza delle legge di bilancio su cui è al lavoro il governo il lasso di tempo da prendere in considerazione sale da tre a dieci anni.
Bollo auto: novità importanti in arrivo
Il governo è attualmente al lavoro sulla nuova legge di bilancio dove sono presenti novità importanti per i possessori di automobili. Uno degli aspetti toccati riguarda la prescrizione relativa al bollo auto, destinata ad aumentare. La manovra punta a riunire tutti i tipi di imposte sotto una finestra temporale più ampia. A essere coinvolta è anche la tassa di proprietà dei veicoli: si sale così da tre a dieci anni.
Il provvedimento sarà valido per i proprietari che ad oggi non l’hanno corrisposta o che non la verseranno entro il 31 dicembre 2017. La modifica ha valore retroattivo. Chi non ha corrisposto l’importo negli scorsi anni e ha ricevuto delle cartelle esattoriali potrà essere oggetto di pignoramento per 10 anni dalla notifica della stessa cartella. Non manca però un elemento destinato a fare discutere: per chi non salderà quanto dovuto dal 1° gennaio 2018 potrà usufruire nuovamente di una prescrizione di durata triennale.
Le proteste delle associazioni in difesa dei consumatori
Un provvedimento di questo tipo può provocare in modo inevitabile parecchi scontenti. Molti, infatti, ritengono ingiusto che, a partire dal prossimo anno, la prescrizione torni ad avere durata triennale.
Su questo aspetto ha tuonato con decisione Roberto Tascini, presidente dell’ADOC (Associazione Difesa Orientamento Consumatori), che invita a modificare la norma: “Il governo cancelli questa norma dalla legge di Bilancio, che non solo non tiene conto della sentenza della Cassazione e della giurisprudenza, ma genera un’iniqua disparità di trattamento tra i contribuenti e vìola diritti acquisiti – ha sottolineato con decisione -.Già il bollo auto è una delle tasse più odiate dai contribuenti e pesa in media 147 euro l’anno a veicolo, ma ora cambiare le carte in tavola facendo rivivere debiti andati in prescrizione non farà altro che distruggere la fiducia dei contribuenti verso lo Stato“.