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Prestare attenzione ed evitare distrazioni quando ci si mette alla guida rappresenta l’imperativo numero uno per non incorrere in incidenti e causare pericoli a se stessi e agli altri. Nasce proprio con l’obiettivo di incrementare il livello di sicurezza sulle strade la proposta del Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, intenzionato a rendere più rigide le sanzioni per chi viene fermato con il cellulare alla guida. Il fenomeno è sempre più diffuso e così l’esponente del Movimento Cinque Stelle pensa al ritiro della patente per i trasgressori.
Cellulare alla guida: in arrivo la stretta del governo
Il nuovo governo targato Lega-Cinque Stelle è intenzionato a punire in modo più severo chi viene sorpreso con il cellulare alla guida. Il principale promotore di questa iniziativa è il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, che pensa di introdurre il ritiro immediato della patente.
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“Stiamo ragionando su un inasprimento delle sanzioni. Ma prima ancora di una scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale” – ha detto il Ministro. Al momento per chi viene sorpreso con lo smartphone al volante è prevista una sanzione che va da 161 a 646 euro, con la perdita di 5 punti dalla patente. In caso di recidiva entro due anni scatta la sospensione della patente da uno a tre mesi. Spesso però la sanzione viene annullata dai Tribunali che richiedono prove schiaccianti per collegare l’incidente all’uso del cellulare.
Un provvedimento quanto mai necessario
A spingere verso un inasprimento delle sanzioni nei confronti di chi viene sorpreso con il cellulare alla guida sono i numeri. Davvero schiaccianti. Tra le prime cause di incidenti stradali, secondo quanto emerso da un’indagine Istat, c’è proprio l’utilizzo del cellulare alla guida. Molti, infatti, sembrano non riuscire a fare a meno di consultare i propri profili social o di mandare messaggi anche quando sono al volante. Il tutto senza una reale consapevolezza delle possibili conseguenze che si possono verificare.
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Solo nell’ultimo anno sono state circa 150 mila le multe inflitte per questo tipo di scorrettezza. Solo nei mesi di maggio, giugno e luglio si sono verificati più di 16mila sinistri e 300 vittime per ogni mese. Un ulteriore picco si è verificato giusto ad agosto 2017 quando si sono riscontrati ben due morti ogni 100 incidenti.
Correre ai ripari prima possibile è quindi quanto mai necessario. È però altrettanto fondamentale mettere in atto una campagna di sensibilizzazione per far sì che gli automobilisti capiscano finalmente quali pericoli a se stessi o agli altri possano causare con un modo di agire così avventato.
Foto immagine in evidenza: Novara Oggi