La normativa relativa alle sanzioni da infliggere per chi utilizza il cellulare alla guida continua a fare discutere. Fino a pochi giorni fa, infatti, il governo sembrava intenzionato a non adottare la linea dura, prospettata inizialmente, che avrebbe portato alla sospensione della patente già alla prima infrazione. Ora invece si registra un nuovo dietrofront che farà felici chi sosteneva fosse necessario colpire duramente chi attua questo comportamento che può essere dannoso per se stessi e per gli altri automobilisti. La commissione trasporti della Camera dei deputati ha infatti approvato un emendamento che avrà come conseguenza l’immediato ritiro della licenza fino a sei mesi. Anche le multe raddoppiano.
Un cambio di rotta importante
Sono ancora tanti gli incidenti provocati dall’eccessiva disattenzione degli automobilisti e che potrebbero essere evitati. Tra i comportamenti più errati ma ancora troppo diffusi c’è l’utilizzo del cellulare alla guida, che non consente di prestare la dovuta attenzione quando si viaggia.
Il governo sembra avere compreso pienamente quanto fosse urgente intervenire e ha così deciso di modificare l’articolo 173 del Codice della Strada che disciplina questo aspetto. Già alla prima infrazione è in arrivo l’immediata sospensione della patente fino a tre mesi, che potranno diventare sei in caso di recidiva. Aumentano anche le sanzioni pecuniarie e il numero di punti decurtati dalla patente del trasgressore.
Un cambiamento importante e atteso da molti, prima su tutti la Polizia Stradale, che aveva lanciato l’allarme su una situazione tutt’altro che da sottovalutare.
Il provvedimento prevede anche “l’obbligo per gli automobilisti di mantenere una distanza di sicurezza di almeno un metro e mezzo dai ciclisti, in fase di sorpasso” e “l’obbligo di dotarsi di seggiolini con dispositivi anti abbandono di bambini in auto“.
Un provvedimento che soddisfa
Il dietrofront del governo su una norma così importante pensata per garantire maggiore sicurezza a chi viaggia sulle nostre strade ha generato diversi apprezzamenti.
Tra i principali promotori della modifica c’è Riccardo Nencini, vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti: “Si tratta di uno dei nodi più significativi che il governo intende sciogliere per garantire maggiore sicurezza sulle strade. Sono soddisfatto che l’orientamento del governo sia stato fatto proprio dal relatore del provvedimento. Era doveroso assumere una posizione più rigida per limitare l’uso di smartphone e dispositivi elettronici, oggi prima causa di incidenti anche mortali sulle strade“.
Era davvero fondamentale recepire quanto intervenire su questo aspetto fosse urgente: “L’emendamento – ha detto Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati e relatore del testo – è stato appena presentato in un clima di piena condivisione, per affrontare e risolvere l’odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida. Il nuovo testo segnerà un cambio di rotta decisivo, rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore, a cominciare dalla sospensione della patente fino a tre mesi prevista già alla prima infrazione e dal raddoppio in caso di recidiva“.
Cresce anche l’importo delle multe per questo genere di infrazioni: “Aumentano anche le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente, a corredo di una norma che ha l’intenzione di incidere in modo positivo sulle abitudini alla guida degli italiani” – ha concluso Meta.