Cambiano i tempi e cambiano gli spazi in cui i falsari possono esibire la propria arte, ammesso che di arte si tratti. Agli orologi eravamo abituati, alle banconote ci hanno pensato le misure anti-frode della Zecca, ai Van Gogh “d’autore” e gli pseudo-Modigliani c’abbiamo fatto il callo, ma alle supercar d’imitazione non eravamo ancora stati introdotti. Eppure i militari della Guardia di Finanza di Ponte Chiasso, in collaborazione con gli addetti alla dogana italo-svizzera, hanno rinvenuto una Ferrari 360 Modena platealmente taroccata ed ancora in fase di assemblaggio.
Ferri e Ferrari. Sebbene potesse assomigliare al modello di punta del Cavallino Rampante, sotto la livrea opaca vi era una meccanica appartenente ad una Toyota MR2, auto sportiva giapponese che, per quanto performante, per quanto cattiva, per quanto veloce, non è affatto una Ferrari; né per performance né per charme.
Il parere di Maranello. I finanzieri hanno messo gli occhi sul veicolo dopo che questi era trasportato da una normale bisarca utilizzata per il trasporto delle autovetture. I sospetti li hanno indotti ad intensificare i semplici controlli, rivolgendosi al “Servizio Assistenza Tecnica” della casa di Maranello. Gli ingegneri modenesi hanno stabilito che si trattasse tutt’altro che della F360 Modena, bensì di una mediocre imitazione. Stando ad indiscrezioni l’auto era destinata al mercato della Macedonia, dove sarebbe stata con buona probabilità utilizzata come modello per la costruzione di altri cloni.
Interrogativi. Mezzo sequestrato, ma sorge spontanea la domanda: quante finte supercar ci sono in giro? E, soprattutto, osservando la foto, ci si chiede come sia possibile che nessuno si sia accorto della contraffazione in virtù di un’estetica che non propriamente rispetta i canoni della casa automobilistica che ha portato il Made in Italy nel mondo.
Due appunti. Con i suoi 3.5 litri, un roboante 8 cilindri a V ed il nitrito di 400 cavalli, la Ferrari F360 Modena è uno dei modelli che più ha fatto breccia nel cuore degli appassionati oltre che nella cultura popolare (non solo automobilistica). In produzione dal ’99 al 2004 è oggi tesoro particolarmente ambito dai collezionisti.
