Como, incastrato nell’auto per colpa del navigatore: arrivano i pompieri

Como, incastrato nell’auto per colpa del navigatore: arrivano i pompieri

Il navigatore satellitare può essere uno strumento molto utile per chi si trova a viaggiare con la propria auto in zone sconosciute. Spesso, però, può causare danni non da poco. È quanto è accaduto a un 40enne milanese, che domenica scorsa si è trovato a percorrere le strade di Carate Urio, in provincia di Como. L’uomo, infatti, si è ritrovato incastrato in un vicolo decisamente stretto in cui la sua vettura, una Volvo V40 acquistata da poco, faticava a muoversi. Il malcapitato è riuscito a uscire dal mezzo solo grazie all’intervento dei vigili del fuoco.

Un incidente inaspettato

Doveva essere una normale gita domenicale, ma alla fine si è rivelata una disavventura che sarà difficile dimenticare. Il protagonista è un 40enne originario di Milano, ma residente in provincia di Pavia, che aveva deciso di trascorrere parte del suo tempo libero a Carate Urio, sul lungolago di Como, ma che alla fine si è trovato imprigionato nella sua stessa vettura, una Volvo V40 acquistata da poco.

L’automobilista è passato attraverso via De Cristoforis, una strada che per i primi 200 metri è asfaltata, ma che poi si restringe e diventa un tratto in pietra. Inaspettatamente l’uomo ha quasi faticato ad uscire dal veicolo. Come è potuto succedere? Tutta colpa del navigatore, come ha raccontato lui stesso, che lo ha spinto ad arrivare in questa zona del paese.

Troppo tardi per tornare indietro

È stato lo stesso automobilista a raccontare qualche ora dopo la sua sfortunata disavventura. Nel momento in cui si è reso conto di essere finito in un vicolo strettissimo era infatti ormai impossibile tornare indietro. Esclusa anche la possibilità di proseguire la marcia ulteriormente, anche se con difficoltà: al termine del budello è presente una scalinata.

Nonostante lo spavento non da poco, l’uomo è riuscito a mantenersi calmo e a chiedere aiuto. Pochi minuti dopo sono così intervenuti sul posto i vigili del fuoco, che lo hanno aiutato a uscire dalla sua vettura. L’operazione, visto lo scarso spazio a disposizione, non si è rivelata così agevole. Infatti nel complesso, sono state necessarie ben cinque ore.