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Con il sistema Pegasus le multe adesso “piovono” dal cielo

Il futuro è già qui. Non solo nei nostri smartphone, nella domotica e nell’hi-fi, ma anche e soprattutto nella sicurezza e nei mezzi di cui le forze dell’ordine possono disporre. L’ultimo ritrovato sono le multe che “piovono” dall’alto, tutto grazie ad un elicottero in grado di scattare foto attraverso un obiettivo capace di cattuare il dettaglio fino al chilometro di distanza. Si tratta di un innovatissimo sistema di rilevazione d’infrazioni chiamato Pegasus e già sperimentato in Spagna, dove è largamente impiegato sulle strade statali.

Come funziona

Il dispositivo è basato su un sensore radar appositamente montato sull’elicottero, poi mandato a pattugliare le strade più trafficate per intercettare ed eventualmente bloccare, in seguito a segnalazione, conducenti spericolati ed imprudenti. Nella fattispecie il velivolo è dotato di due telecamere che lavorano contemporaneamente, essenzialmente gli strumenti necessari per inquadrare, analizzare e fotograre il veicolo da sanzionare e la sua targa. I sensori di cui è disposto il relativo software consente di calcolare la velocità di un mezzo fino a 360 chilometri orari da un altezza di 300 metri e fino ad un chilometro di distanza dalla fonte. Quando l’infrazione viene registrata, essa viene immediatamente ed automaticamente segnalata al centro elaborazione dati, da qui poi passa al contravventore secondo precise procedure burocratiche.

Dati alla mano

Secondo i feedback ricevuti, il sistema sembra funzionare bene: il tasso di infrazioni rilevate in proporzione ai veicoli controllati è risultato nettamente superiore allo stesso tasso ottenuto da un sistema di radar fissi. Si parla del 17% dei primi contro il 3.5% della vecchia tecnologia. Per quanto riguarda i dati grezzi può interessare notare come su 8.500 veicoli analizzati dal primo elicottero in un anno di servizio – durato 428 ore di volo effettive – sono stati sanzionati 1.441 guidatori. Insomma, nonostante la spending review che attraversa le nostre forze dell’ordine, sembra, secondo indiscrezioni, che Pegasus potrebbe scorazzare per i cieli italiani molto presto.

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