Il rapporto tra casa produttrice di auto e i concessionari sta per cambiare, portando una rivoluzione che toccherà direttamente il consumatore. Con la pandemia, la modernità che avanza e le nuove norma europee c’è bisogno che il fruitore sia sempre più libero di scegliere i suoi fornitori. Ecco cosa cambierà in questo scenario:
Concessionari auto: maggiore libertà per il cosumatore
Nel 2022 considerando molti fattori quali pandemia, modernità, uso frequente di internet da parte dei consumatori ecc. cambierà sempre di più il rapporto tra costruttori e concessionari. Il Vber (Vertical Block Exemption Regulation) è l’insieme delle norme previste dalla Commissione Europea per tutelare la concorrenza di alcuni settori. Queste norme toccano anche i concessionari auto che solitamente vivono di accordi con i produttori, legati a un territorio specifico. Questi accordi tra concessionari e produttori potrebbero essere allentati maggiormente per favorire una maggiore libertà da parte del consumatore. Questo porterebbe il fruitore a poter scegliere con maggiore autonomia i propri fornitori.
Concessionari auto: il loro ruolo sarà depotenziato?
Con l’introduzione di Vber si attiverà la cosiddetta “dual distribution” ovvero l’affiancamento, nei concessionari, della vendita online e di quella fisica. Questa esigenza deriva proprio dalla pandemia da Covid-19 che ha aumentato il rapporto dei consumatori con internet, non potendo acquistare fisicamente. Da giugno, le case auto potranno interagire in modo digitale direttamente con il fruitore, piuttosto che passare dalla mediazione del concessionario che avrà, quindi, un ruolo depotenziato. Inoltre, la figura del concessionario verrà sostituita con quella dell’agente, un ruolo meno “invadente” rispetto a prima che farà da guida nell’acquisto di vetture. La rivoluzione quindi, sta nel fatto che dal 2022 i concessionari non rappresenteranno più il marchio dell’auto e il consumatore avrà maggiore autonomia in tutto.
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