Allerta Coronavirus, annullato il Salone dell’auto di Ginevra

Allerta Coronavirus, annullato il Salone dell’auto di Ginevra

A pochi giorni dal via, previsto il prossimo 5 marzo, arriva l’imprevisto dietrofront: il Salone dell’Auto di Ginevra è stato annullato a causa dell’emergenza Coronavirus. La scelta potrebbe suonare inaspettata visto che, solo pochi giorni fa, gli organizzatori avevano confermato tutto, mentre in Cina era stata presa la decisione opposta con il Salone di Pechino, che si tiene ad anni alterni nella capitale asiatica e a Shangai. A spingere verso questa presa di posizione sono state le autorità federali svizzere, che hanno vietato tutte le manifestazioni pubbliche e private con oltre 1.000 persone.

La cautela prevale

Il Coronavirus è ormai diventato una realtà che non coinvolge più solo la Cina e ci ha inevitabilmente spinto a modificare molti dei nostri comportamenti quotidiani. A fare paura sono innanzitutto due aspetti: l’impossibilità di poter far fronte ai sintomi attraverso un vaccino e l’alto livello di contagiosità.

Inevitabilmente, questo spinge ad avere un modo di agire più oculato, innanzitutto con un’attenzione ancora più forte verso l’igiene, oltre a ridurre il più possibile gli spostamenti per chi vive nelle zone che hanno registrato malati. La Svizzera, dove si sono verificati i primi casi, ha deciso di correre ai ripari e ha annullato il Salone dell’auto di Ginevra. Il rischio concreto, infatti, è che si possa entrare in contatto con chi presenta sintomi pur senza saperlo o ha visitato le “aree rosse”.

Misura inedita ma necessaria

A rendere ufficiale la decisione è il presidente del consiglio di stato del cantone di Ginevra Antonio Hodgers in un tweet in cui ha scritto: “Il Salone dell’auto non avrà luogo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere federale Alain Berset: “Questa misura avrà un impatto significativo sulla vita pubblica in Svizzera. Tuttavia prevediamo che la decisione costituisca una protezione effettiva per le persone in Svizzera e per la salute pubblica“.

Ma cosa accadrà invece se si tratta di manifestazioni in cui la presenza dei visitatori è inferiore a quota 1.000? In quel caso le autorità cantonali faranno una valutazione ad hoc.