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Dodicenne al volante fermato dopo un lungo inseguimento

dodicenne

Una scena ai limiti dell’incredibile. Non può definirsi in altro modo quanto accaduto a Torino dove i carabinieri di Venaria si sono infatti trovati a dover inseguire un’auto guidata da un ragazzino che non sembrava avere alcun timore all’idea di sfrecciare nel traffico cittadino. Riuscire a fermarlo per richiederne le generalità non è stato semplice: il baby pilota era infatti un dodicenne di origine bosniaca ma con i genitori in via Pietro Cossa. Surreale la risposta data alle forze dell’ordine: “Sto imparando a guidare“.

Un baby pilota spericolato

Essere in possesso della patente è ritenuto il requisito minimo per guidare, ma a volte c’è chi pensa che non sia poi così necessaria. È un po’ quello che ha fatto un dodicenne fermato dai vigili di Venaria (Torino) mentre si trovava al volante di una Fiat Punto che ha percorso il capoluogo piemontese con una sicurezza sorprendente. Al suo fianco c’era un amico, probabilmente coetaneo.

Le forze dell’ordine si sono subito rese conto di avere davanti un guidatore non autorizzato e hanno fatto scattare l’allarme. Anche altre pattuglie sono state così informate dell’accaduto e invitate a fermare le vettura. L’inseguimento non è stato però semplice ed è culminato in via Druento, la strada che trova davanti allo Juventus Stadium.

La city car è stata fermata una volta raggiunto corso Alessandria, nella zona industriale di Venaria, ai confini con il quartiere Gallo Praile.

Un’auto dei carabinieri (Foto: Getty Images)

Una scusa poco convincente

Il dodicenne al volante era in compagnia di un amico, probabilmente suo coetaneo. Una volta terminata la corsa, decisamente spericolata, della Punto, il passeggero è fuggito passando per i campi situati poco distante. La paura di incorrere in gravi conseguenze era evidentemente troppo forte.

L’inusuale guidatore, invece, non ha mostrato alcun timore e ha anzi affrontato i vigili. Le forze dell’ordine gli hanno così chiesto come mai si trovasse al volante pur non avendo la patente. Anche nella risposta ha mostrato particolare sfrontatezza o franchezza: “Sto imparando a guidare” – ha detto senza mezzi termini. Il ragazzino è stato denunciato, mentre la macchina (risultata di proprietà di un italiano ma non rubata) è stata messa sotto sequestro.

 

 

Foto immagine in evidenza: Getty Images