La tecnologia sta facendo passi da gigante nel campo delle macchine robotizzate, le quali diventeranno sempre più intelligenti e saranno in grado di soddisfare ogni richiesta di chi le guida. Infatti sembra che in un futuro, neanche così remoto, le auto potranno conversare con gli essere umani.
Dragon Drive sempre più presente
A Parigi durante l’Auto Forum Europe di Nuance, multinazionale di Boston specializzata nel riconoscimento vocale per l’automotive e altri settori tra cui la sanità, si è parlato molto del futuro degli assistenti vocali sulle auto. I fornitori, Continental, Denso e Alpine, ed i costruttori come BMW, Audi, Toyota, Gruppo Daimler, Ford, GM e Gruppo Psa, hanno deciso di investire su Dragon Drive, piattaforma destinata a 160 milioni di auto su strada. Questo prodotto è presente anche sulle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, integrata nel sistema fornito dalla Magneti Marelli.
Assistenti virtuali digitali
In questi anni sono esplosi gli assistenti personali digitali come Siri, Cortana, Alphabet e Alexa. Mentre questi assistenti virtuali vengono usati principalmente su smartphone, Dragon Drive, presente sulla BMW serie 7, risulta invece una soluzione ibrida: alcune componenti sono installate nel sistema di bordo, mentre le caratteristiche più dinamiche vengono immagazzinate nel cloud. Il sistema è in grado di gestire il linguaggio naturale per dettare o farsi leggere messaggi, effettuare ricerche su Internet, suonare una determinata canzone, inserire destinazioni nel sistema di navigazione e gestire il climatizzatore. Dragon Drive, tramite la connessione dell’auto, può interfacciarsi con un centro dati, aggiornarsi per imparare nuovi termini e migliorare le capacità di riconoscimento vocale. Ovviamente Dragon Drive collaborerà con altri assistenti virtuali, anche prodotti da terze parti, per espandere le proprie capacità. Manca poco al debutto sul mercato, infatti Weil, general manager della divisione Automotive di Nuance, afferma che: “Non mi stupirei se questi sistemi arrivassero sulle strade tra il 2020 e il 2025”.
Intelligenze artificiali evolute
Secondo Weil il deep learning, ovvero l’autoapprendimento dei sistemi informatici, e gli aggiornamenti in tempo reale, permetteranno di costruire delle intelligenze artificiali sempre più evolute, in grado anche di inserire le parole in contesti molto ampi, adattandosi ad ogni circostanza e ad eventuali imprevisti. Persino i gesti e le espressioni facciali avranno un loro peso, come spiega Weil a Quattroruote: “In futuro, Dragon Drive sarà in grado di parlare con noi alla stregua di un umano, sfruttando una molteplicità di sensori per interpretare quello che diciamo, fornirci risposte e darci suggerimenti. Durante la guida, magari in modalità autonoma, potremo indicare sull’head-up display un monumento o un edificio, senza nominarlo, e chiedere all’auto di spiegarci di cosa si tratta. Il sistema riconoscerà l’oggetto, preleverà le informazioni dalla rete, per esempio da Wikipedia, e soddisferà la nostra richiesta”.
L’auto tuttofare sta arrivando
A Parigi si è potuta vedere in azione la versione di Dragon Drive che sarà implementata tra il 2020 e il 2022, dotata di un’intelligenza collaborativa in grado di gestire richieste complesse. Basti pensare che Dragon Drive potrà rispondere a domende come: “Indicami i tre distributori più economici nei paraggi”, “Trova il parcheggio più vicino, aperto tra le 16 e le 20, che accetti pagamenti in contanti e sia dotato di colonnine di ricarica”, “Fissa un appuntamento in ufficio, alle 9 di domattina”. Altre funzionalità riguarderanno la gestione da remoto dei sistemi di smart home come ad esempio la climatizzazione, l’apertura o la chiusura delle porte, ma anche la manutenzione preventiva del veicolo, i suggerimenti su dove e quando fare rifornimento e molto altro. Addetta al concierge, copilota, ufficio mobile, dj, guida turistica: l’auto assistente e tuttofare non è fantascienza ed il futuro è alle porte.