Un’auto in grado di garantire buone prestazioni rappresenta il sogno di molti, ma non è sempre realizzabile. Molto spesso, infatti, questo genere di modelli finiscono per avere un costo non certamente accessibile a tutte le tasche e finiamo per ammirarle solo da lontano. Il lavoro compiuto attraverso il Bloodhound SSC, appoggiato anche dal governo inglese, oltre che dalla Jaguar e da altre aziende, era volto a realizzare la macchina più veloce del mondo, ma proprio quando l’obiettivo sembrava vicino alla realizzazione tutto è stato ininterrotto. Il motivo? Proprio la mancanza di fondi.
Un grande sogno infranto
Il progetto Bloodhound SSC presentato ormai una decina di anni fa al Museo della scienza di Londra da Lord Drayson, l’allora ministro della Scienza nel Dipartimento del Regno Unito per l’Innovazione nasceva con l’idea di poter sperimentare le potenzialità dell’auto più veloce del mondo. A conferma della bontà dell’iniziativa c’erano anche le realtà che avevano deciso di appoggiarla, tra cui spiccavano importanti aziende, tra cui Rolls Royce e Jaguar.
L’intento era sin da subito davvero ambizioso: si puntava infatti 1.227,99 km/h, primo veicolo terrestre a rompere il muro del suono. Per raggiungere un primato simile era ovviamente necessario mettere al volante una persona più che qualificata e la scelta era così ricaduta Andy Green, ex pilota della RAF (l’aeronautica inglese). Tutto è però destinato a essere messo in soffitta ancora prima di iniziare. Il motivo? La mancanza di fondi necessari per sviluppare ulteriormente l’idea.
A confermarlo è l’amministratore della società Andrew Sheridan: “Abbiamo lavorato instancabilmente per cercare fondi, ma non c’è stato nulla da fare. Nonostante il travolgente successo di pubblico e l’impegno di molti investitori potenziali e credibili, non è stato possibile reperire i fondi necessari”. Per far sì che la Bloodhound SSC, cioè SuperSonic Car potesse tentare l’impresa servirebbero però ben 32 milioni di dollari, una cifra tutt’altro che indifferente in un periodo come quello attuale in cui ci si trova a ridurre le spese in ogni ambito.
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Un veicolo avveniristico e potente
Ma quali erano le caratteristiche di questo mezzo che avrebbe dovuto essere in grado di compiere un’impresa così avvincente? Osservandola dall’esterno non ha certamente le sembianze di un’auto come quella che siamo abituati a vedere circolare. In base alle intenzioni dei progettisti, presenta infatti una forma simile a quella di un missile ed è dotato di tre motori: V8 sovralimentato di Jaguar da 550 CV, utilizzato per portare l’alimentazione al secondo motore principale, ovvero un razzo (chiamato Nammo) alimentato da combustibile liquido + solido. Non manca nemmeno un n turbofan firmato Rolls-Royce proveniente da un vero e proprio jet, l’Eurofighter Typhoon. La potenza complessiva è pari a ben 135 mila cavalli.
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