È doveroso, tanto per un neopatentato quanto per il veterano, documentarsi su come funziona nel dettaglio il meccanismo del punteggio patente. Le violazioni del Codice della Strada comportano, oltre alla sanzione amministrativa pecuniaria, la decurtazione dei punti della patente che può variare da un punto a dieci in base alla gravità dell’infrazione commessa. Le norme sono contenute nell’articolo 126 bis del Cds. Premesse: una patente “pulita” è dotata di 20 punti totali e, qualora se ne perdessero, è possibile recuperarli. Come? O attendere il trascorrere degli anni guadagnandone di nuovi grazie alla “buona condotta” oppure rivolgervi ad un’autoscuola iscrivendovi agli appositi corsi di recupero punti.Per tutte le patenti rilasciate dopo il primo ottobre 2003, inoltre, i punti decurtati ai neopatentati (cioè coloro che hanno ottenuto la patente da meno di tre anni) sono raddoppiati.
Come funziona la “buona condotta”?
Nel caso in cui ci sulla patente di guida sia residuo un numero di punti superiore a 0 ma inferiore a 20 è possibile ripristinare il monte originario semplicemente facendo passare tempo. I punti perduti, infatti, possono essere essere reintegrati grazie al circuito “punti patente buona condotta“: se nei 24 mesi successivi alla decurtazione non vengono commesse altre infrazioni la quota viene ristabilita. Diverso il discorso nel caso in cui venga commessa inizialmente una infrazione da almeno 5 punti e poi, nell’anno successivo, occorrono almeno altre due violazioni del CdS da almeno 5 punti ciascuna. In quel caso la legge stabilisce la revisione della patente.
Le infrazioni che pesano di più
L’intera tabella delle penalità è consultabile direttamente sul sito della Polizia di Stato. Il sistema prevede una scala di violazioni che decurtano da 1 a 10 punti; non vi sono tuttavia sanzioni da 7 e 9 punti. Le azioni che comportano la massima pena, e cioè la decurtazione di 10 punti, sono:
- Circolazione contromano in curva o condizioni di visibilità limitata.
- Sorpasso pericoloso, cioè effettuato in situazioni di rischio come semafori, passaggi a livello e zona di sosta del tram.
- Mancato rispetto di oltre il 20% del periodo di riposo obbligatorio per camionisti e conducenti di trasporti pubblici e privati.
- Trasporto di materiale pericoloso non autorizzato o senza rispettarne le disposizioni ministeriali (pur muniti di autorizzazione).
- Inversione di marcia in autostrada o sulle strade extraurbane principali o anche contromano.
- Effettuare retromarcia in autostrada.
- Percorrere corsia d’emergenza in autostrada senza motivazione adeguata.
- Guida in stato di ebbrezza e sotto uso di sostanze stupefacenti e psicotiche.
- Forzamento del posto di blocco.
- Darsi alla fuga in seguito ad incidente in cui veicoli o persone sono rimasti danneggiati.