Di notte, di giorno, dalla mattina al pomeriggio: c’è una macchina che fa soldi – piuttosto illegalmente – che non si ferma mai. Ed è un fenomeno che si consuma spesse volte sotto i nostri occhi, talvolta con la nostra complicità. No, chiaramente non parliamo del narcotraffico o della prostituzione: pratiche remunerative ma comunque vincolate ad una sfera sociale più nascosta e riservata. L’attività di cui stiamo parlando è invece un fatto che si svolge sotto la luce del sole, nel cuore della maggior parte delle città italiane. Si tratta del racket del posto auto, affare che frutta ad ogni parcheggiatore abusivo una cifra non indifferente.
L’esempio pratico
A Posillipo, caso significativo della città – Napoli – più statisticamente invasa dai parcheggiatori non autorizzati, si stima che per ogni piazza gli abusivi incassino dai 1.500 ai 2.000 euro a notte, laddove ogni settore è gestito da due o tre individui per ogni cinquanta metri quadrati circa. Insomma, numeri che consentirebbero ad ogni parcheggiatore di portare a casa, quotidianamente, fino a cinquecento euro. Che in un mese confluiscono nella cifra record di 15mila euro.
SOS? Sì, ma…
E a poco servirebbe, al momento, lo sforzo delle autorità competenti – perlomeno nella Partenope -, come dimostra l’esperimento sociale de Il Mattino. Lo scorso gennaio degli inviati del quotidiano napoletano hanno voluto mettere alla prova il servizio telefonico che il Comune ha messo a disposizione per le segnalazioni dei parcheggiatori abusivi. Risultato? Nessuna risposta. A Palazzo Chigi, comunque, da inizio anno c’è battaglia per varare una legge secondo il modello Decaro, che introdurrebbe le sanzioni penali agli abusivi. Si tratta di un modo per spezzare il vuoto “esecutivo” che scaturisce dall’iter usuale: i parcheggiatori abusivi vengono multati con un verbale che va dai 700 fino ai 3mila euro, che però non pagano in quanto secondo gli atti risultano nullatenenti. Il 20 gennaio, ad ogni modo, il modello Decaro ha avuto l’ok ministeriale ed al momento si attendono sviluppi.
Una App per combattere l’illegalità
Se poi, invece, nel vostro piccolo volete contribuire a combattere la piaga sociale dell’abusivismo – se proprio ritenete che per qualche ragione la segnalazione alle forze dell’ordine possa essere poco efficace nell’immediato – il consiglio è quello di scaricare la app Parcheggiatori. Essa consiste in un portale in cui chiunque può segnalare la presenza di racket delle soste e tutto in forma anonima.