L’ecotassa, la misura che il governo vorrebbe introdurre a partire dal 1° gennaio 2019, continua a fare discutere. Il provvedimento, secondo le intenzioni originarie, prevede un malus per chi sceglie di acquistare un’auto dotata di motorizzazioni tradizionali, benzina e diesel su tutti. Chi invece dovesse preferire un modello meno inquinante potrà godere di un bonus. Le opposizioni alla norma non mancano, a partire dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini fino all’Anfia l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. A rassicurare tutti ora ci pensa il vice premier Luigi Di Maio, che sottolinea di non pensare ad alcuna imposta legata al mondo dell’auto.
No a nuove tasse
Gli italiani si trovano a districarsi con diverse tasse in un periodo come quello attuale già difficile per molte famiglie. La prospettiva di dover subirne una nuova in caso di acquisto di una nuova vettura non è certamente incoraggiante. Finora, infatti, eravamo abituati soprattutto a incentivi volti a favorire l’acquisto piuttosto che a penalizzazioni a seconda della scelta del modello.
A rassicurare tutti sulle intenzioni del governo è Luigi Di Maio, che si è detto per la prima volta disponibile a mettere in atto una revisione del tanto discusso “malus“. Importanti modifiche, in seguito all’incontro svoltosi al Mise con tutte le associazioni del settore, potrebbero essere quindi in arrivo: “Non ci saranno nuove tasse, miglioreremo la norma al Senato. L’obiettivo è sempre quello di incentivare le auto non inquinanti e non tassare le auto delle famiglie italiane Nelle prossime 24 ore ci arriveranno le richieste tecniche dalle associazioni e dai produttori. Miglioreremo la norma per evitare shock al comparto auto e per evitare di gravare sulle famiglie“.
Incentivare il mercato di ibride ed elettriche
Sin da subito il vice premier, uno degli esponenti di punta del Movimento Cinque Stelle, aveva voluto sottolineare quale fosse il principio alla base del provvedimento: dare un contributo concreto all’ambiente favorendo la diffusione di vetture ad hoc. Non quindi una penalizzazione ai motori tradizionali, che continuano a essere scelti da molti utenti.
Si punta così a trovare una soluzione che possa mettere d’accordo tutti favorire l’acquisto di ibride ed elettriche facendo in modo che il “malus” non possa trasformarsi in qualcosa di dannoso per le famiglie italiane. Il tempo a disposizione però stringe: la Legge di Bilancio sarà sottoposta all’esame del Senato il prossimo 15 dicembre.
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