Non sembra esserci pace per FCA. Dopo le indiscrezioni circolate qualche giorno fa ora è arrivata la conferma: gli Stati Uniti hanno deciso di fare causa al gruppo capeggiato da Sergio Marchionne per lo scandalo emissioni truccate. Il governo ha infatti formalizzato e presentato, attraverso il Dipartimento di Giustizia, una causa civile per il presunto utilizzo dei software congegnati per aggirare i controlli sulle emissioni nei veicoli diesel. Le conseguenze per l’azienda italiana potrebbero essere davvero pesanti. si parla addirittura di una sanzione fino a 4,6 miliardi di dollari.
Un’accusa pesantissima
Il dipartimento di giustizia degli Stati Uniti – tramite l’EPA, l’agenzia per la protezione ambientale – ha presentato una causa civile contro FCA. L’accusa rivolta nei confronti del gruppo italiano è davvero pesantissima: si pensa infatti che l’azienda abbia utilizzato software per truccare i dati sulle emissioni nocive. Una pratica effettuata su ampia scala: addirittura su 104 mila veicoli.
Il comportamento scorretto sarebbe stato compiuto con i modelli Jeep Grand Cherokee e Ram 1500 con motori 3.0 litri diesel prodotti dal 2014 al 2016. Gli USA ritengono che quanto fatto da Fiat-Chrysler sia del tutto simile alle azioni scorrette di Volkswagen, che ancora adesso sta pagando le conseguenze dello scandalo Dieselgate.
La difesa di FCA
Nonostante le accuse gravissime, FCA continua a sostenere di essersi comportata in modo corretto. La difesa del gruppo capeggiato da Sergio Marchionne è arrivata attraverso un comunicato: “La società intende difendersi con forza, in particolare contro l’eventuale accusa che abbia deliberatamente tramato per installare impianti di manipolazione per aggirare i test sulle emissioni negli Stati Uniti” – si legge nella nota.
L’azienda ricorda che ha formalmente depositato presso le autorità competenti la richiesta di certificazione delle emissioni diesel relative ai modelli diesel Jeep Grand Cherokees e Ram 1500 commercializzati nel 2017. Se Epa e Carb lo autorizzeranno, gli stessi software di controllo delle emissioni aggiornate potranno essere installati anche sui modelli venduti nel periodo 2014-2016. In questo modo, sostiene FCA, le preoccupazioni delle due agenzie “sarebbero risolte in modo amichevole“.
In caso di condanna si prefigurano però conseguenze importanti per la casa automobilistica. La multa potrebbe arrivare fino a 4 miliardi di euro.