Si chiama Andrea Vettori ed ha 57 anni. Vive in provincia di Prato, nella frazione Sasseta di Vernio, un piccolo comune che conta poco più di 5mila anime. Andrea è sempre stato un lavoratore indefesso, gestendosi il suo orticello e prestando mansioni di manovale, falegname e operaio. Fino a poco tempo fa tirava avanti, oltre che con questi lavori saltuari, con una povera pensione di invalidità da neppure 300 euro al mese. Poi, improvvisamente, il “caro zio Giuseppe” è venuto a mancare ed Andrea si è ritrovato ereditario di una fortuna immensa.
Un dettaglio importante
A quanto questa fortuna ammonti non si sa: c’è chi dice un milione di euro, chi un milione e due, chi azzarda addirittura i cinque milioni. Dicerie, insomma. Fatto sta che la somma di denaro è “accessoria” ad un podere, una distesa sterminata di campi, boschi e castagneti. La reazione dell’uomo, comunque, è stata quanto mai viscerale e istintiva: Vettori si è recato a Prato ed ha acquistato una fiammante Ferrari F430 F1. Rigorosamente color Rosso Corsa, dalla modica cifra di 95mila euro. Il fatto non farebbe notizia se non per un piccolo dettaglio: Andrea non ha la patente di guida e conseguentemente non può condurre quella belva a due ruote motrici. Per questa ragione nei suoi spostamenti a bordo della Ferrari si fa accompagnare da un autista d’eccezione, l’amico di vecchia data Enrico Maestrini, ex pilota e navigatore di rally.
“Guardi che ha sbagliato”
“Quando sono andato a Prato a comprare la Ferrari alla concessionaria Leone mi hanno detto ‘Guardi che ha sbagliato, il bar è quello accanto’.” Racconta ridendo Andrea al Corriere, che poi aggiunge: “Dopo qualche giorno sono tornato con un mio amico avvocato e ho messo a posto le cose. Sono stati gentilissimi, mi hanno offerto da bere e da mangiare, mi hanno cambiato l’olio e la batteria, gratis. Insomma mi hanno trattato come uno di famiglia. È vero. Non ho la patente, ma i segnali stradali li conosco meglio di tanti che la patente ce l’hanno. Io ho la patente per guidare l’Ape e le minicar. Da piccino volevo fare il pilota di Formula Uno, poi le cose sono andate diversamente ma la passione mi è rimasta. A volte ho corso coi go kart, anche alla fiera“.