La Polizia di Luino (Varese) ha effettuato otto arresti ai danni di persone che erano disposte a farsi pagare per immatricolare in modo irregolare una serie di automobili. Tutti i veicoli, infatti, provenivano dall’estero e non erano dotati dei requisiti adatti per portare a termine la pratica. Oltre alle misure cautelari, le forze dell’ordine hanno provveduto ad aprire un fascicolo d’indagine nei confronti di 24 persone, tra cui tre dipendenti della Motorizzazione di Bergamo.
Il coinvolgimento delle agenzie
L’inchiesta ha permesso di mettere in luce il comportamento scorretto tenuto da tre agenzie di pratiche auto, i cui gestori sono finiti in manette. Il modo di agire delle persone arrestate era ormai consolidato. I mezzi posti sotto sequestro, infatti, arrivavano nel nostro Paese dall’estero (soprattutto Regno Unito, Romania e Stati Uniti) e venivano poi sottoposti a immatricolazione. In realtà, nessuno dei veicoli avrebbe potuto superare le norme italiane.
L’operazione era eseguita da due concessionari di Bergamo e Borgomanero (Novara), che si occupavano dell’arrivo nei confini nazionali delle auto. Per ogni vettura, una volta ricevuta la targa, era richiesto il pagamento di 3.000 euro. L’importo era ritenuto necessario per evitare che gli addetti della Motorizzazione potessero svelare gli atti illeciti.
Chi si recava presso la Motorizzazione di Bergamo aveva inoltre la possibilità di ottenere duplicati e aggiornare le carte di circolazione aggiungendo informazioni non corrispondenti alla realtà. Questo poteva essere effettuato grazie al sostegno compiacente di alcuni addetti dell’ufficio.
Le irregolarità proseguivano da tempo
Ormai dal 2013 le forze dell’ordine stavano tenendo sotto controllo le persone oggetto di indagine con l’obiettivo di mettere in luce gli illeciti. A far scattare l’operazione era stata una denuncia per truffa presentata da un residente di Luino ai danni di un autosalone di Bergamo. L’uomo aveva raccontato di avere pagato 16.900 euro per una Harley Davidson, ma di non avere mai ricevuto la moto.
Le false immatricolazioni riscontrate attualmente hanno coinvolto oltre 100 veicoli, tutti messi sotto sequestro e già targati. Tra questi, ci sono cloni di supercar come Lamborghini, prototipi di veicoli costruiti in garage e dotati di motori da motocicletta, concept car, auto da rally o con pesanti modifiche. Oltre alla falsa documentazione, anche i collaudi erano fittizi proprio perché venivano coinvolti mezzi non adatti a circolare o fuori norma.