La storia dell’automobilismo ci ha regalato nel corso dei decenni moltissime storiche vetture. Auto che negli ultimi tempi stanno vivendo una seconda vita come restaurazioni e prezzi nel mercato dell’usato, diventati semplicemente oltraggiosi. Un esempio di questa voglia di vintage è la neonata Lancia Delta Futurista, realizzata da Automobili Amos e presentata al Grand Basel al modico prezzo di 300.000 mila euro. Tra le auto storiche quella che però da sempre affascina e seduce i collezionisti di tutto il mondo è l’italiana Ferrari 250 GTO, capace di far spendere cifre da capogiro agli acquirenti.
Ferrari batte Ferrari
È bene ricordare che il veicolo in questione è una delle auto da corsa più famose e vincenti di sempre. Il nome stesso rimanda alle corse su strada, bandite da decenni, in quanto la sigla GTO sta per Gran Turismo Omologato. La GTO venne prodotta a partire dal 1962 e realizzata in 36 esemplari solamente. L’auto venduta all’asta da RM Sotheby’s durante la Monterey Car Week, realizzata a fine agosto, è la terza uscita dagli stabilimenti di Maranello. Questo dettaglio ha innalzato ancora di più il prezzo per i collezionisti smaniosi di averla.
Ma a quanto è stata venduta? I responsabili dell’asta dichiarano un prezzo di 48,4 milioni di dollari, circa 41,6 milioni di euro, toccando un nuovo record per le auto all’asta. La Ferrari ha poi battuto un record detenuto a sua volta da un’altra 250 GTO, con un telaio più “giovane”. È abbastanza curioso poi, nel far capire quanto la Ferrari sia preziosa, che il record di auto più costosa della storia lo detenga un’altra GTO. La 250 in questione è stata pagata ben 60 milioni di euro da David McNeil, numero uno della della WeatherTech, ma durante una transazione privata.
Non una Ferrari qualunque
C’è poi un altro fattore non indifferente che ha fatto schizzare il prezzo dell’auto alle stelle. La GTO è stata (e lo era prima di venderla) di proprietà del pilota americano Phil Hill, il quale l’aveva guidata durante i test per la Targa Florio del 1962, per poi acquistarla. Prima di essere acquistata dall’americano, la 250 era stata guidata dal gentlemen driver Edoardo Lualdi Gabardi, con cui vinse 9 gare su 10 del Campionato Italiano GT del 1962. Grazie alle cure meticolose della famiglia di Hill la GTO può inoltre contare su motore, cambio e asse posteriore originali, fatto insolito per un’auto da corsa dell’epoca.
