Sono ormai passati più di trent’anni dal debutto di Fiat Panda, una delle city car preferite dagli italiani, ma la vettura ha saputo rinnovarsi e stare al passo con i tempi. Ora sta per arrivare sul mercato una versione dalle caratteristiche rivoluzionarie: si tratta della Natural Power, la prima alimentata con biometano prodotto da fanghi di depurazione e acque reflue. La vettura è dotata di un motore bicilindrico TwinAir di 0.9 cm3 in grado di erogare 80 cv quando alimentata a gas naturale.
Inizia la fase di test
Prima di approdare definitivamente sul mercato, l’auto sarà sottoposta a una serie di test per 80 mila chilometri. Le verifiche saranno effettuate presso il Mirafiori Motor Village di Fiat Chrysler Automobiles. Spetterà così al Centro Ricerche di FCA capire se il biometano prodotto da Gruppo Cap, azienda che gestisce acquedotto, fognatura e depurazione nella Città Metropolitana di Milano, abbia incidenze negative sul motore.
La Fiat Panda Natural Power effettuerà il rifornimento presso il depuratore di Gruppo Cap a Bresso-Niguarda, in provincia di Milano. Qui a breve sarà installato il primo distributore in Italia di biometano a chilometro zero. Una conferma di come questo genere di alimentazione stia attraversando un’importante fase di crescita.
Le potenzialità del biometano
Ma quali sarebbero i vantaggi resi possibili da questa particolare Panda? Il biometano è un gas con caratteristiche simili a quelle del metano ma prodotto da fonti rinnovabili o a zero impatto. Rifornire una vettura con questo tipo di alimentazione sarà meno costoso. Si parla infatti del 56% in meno rispetto alla benzina e del 30% in meno rispetto al gasolio.
Ridotte al minimo (- 97%) le emissioni nocive. Quasi inesistente la presenza di particolato, ossido di azoto e idrocarburi, che contribuiscono alla formazione delle sostanze nocive. Il biometano con cui viene alimentata la vettura è prodotto da fanghi di depurazione e acque reflue. FCA e Gruppo CAP sono a favore di questa novità proprio per il suo potenziale strategico nell’abbattimento delle emissioni. Questo ha portato alla nascita del progetto “BioMetaNow”, volto a promuovere il biometano e a dimostrare le sue caratteristiche di efficienza, sostenibilità e utilizzo. Questo potrebbe portare a una modifica della normativa attuale, che vieta l’immissione della sostanza in rete.
FCA, invece, punta a sottolineare come sia possibile spostarsi con un proprio mezzo ottenendo importanti vantaggi. Il biometano è infatti un carburante rinnovabile e quindi virtualmente inesauribile. L’impatto ambientale è identico a quello delle auto elettriche. A breve sarà inoltre possibile contare su una rete di distribuzione ancora più ampia. I rifiuti possono così essere riutilizzati in modo utile ed efficiente.