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Formula Uno: le 10 gare più incredibili

2. Gp d’Inghilterra, 1987

Probabilmente i biglietti di Silverstone ’87 li vedono ancora, come cimelio per portare alla mente un evento dallo strepitoso contenuto tecnico, sportivo, emozionale.  Il beniamino di casa Nigel Mansell ha ancora in mente l’amaro titolo sfumato nella stagione precedente all’ultima gara in favore di Prost. Quell’anno, però, l’antifona è diversa: la Williams, su cui corre, ha un passo decisamente più avanti rispetto alle rivali tanto che nelle precedenti sei gare del campionato il Leone d’Inghilterra aveva totalizzato cinque pole ed un secondo posto. Mansell e il suo compagno di scuderia, Nelson Piquet, partono in prima fila ma tra i due non c’è molta simpatia. Pronti, via: Prost guizza in avanti per il tempo di una curva, prima di essere letteralmente fagocitato dalle Williams. Piquet batte il ritmo ma Mansell accusa un calo di pressione alle gomme, obbligando i meccanici ad una sosta anticipata. Rientra ai box a 28 giri dal termine e quando vi esce il crono segna 29″ secondi di ritardo dalla testa della corsa. Ma Mansell non ha paura di spingere all’impossibile e colleziona undici giri veloci. Ai -7 si trova in scia di Piquet. In curva Stowe finta un sorpasso a sinistra, il brasiliano abbocca e il poliziotto dell’Isola di Man lo infila a destra nell’ovazione dei presenti. È considerato il sorpasso più bello della storia di F1. E Mansell, chiaramente, vinse.

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