Il board aziendale di Psa, gruppo leader dell’automotive che gestisce Peugeot, Citröen e Opel, si apre definitivamente all’accordo di fusione con FCA. Secondo quanto riportato da Bloomberg, il consiglio di sorveglianza avrebbe approvato il memorandum d’intesa: una mossa che presagisce la finale risposta dei vertici Fiat-Chrysler che dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Secondo la tabella di marcia le trattative porteranno alla fusione nel secondo semestre del 2020.
La fusione in numeri
Il valore stimato della fusione è di 50 miliardi: dall’intesa nascerà il quarto gruppo mondiale nel campo automotive, a proprietà 50/50 tra Fca e Psa. Nella fattispecie la holding Exor avrà un dividendo del 14.5%, con lo Stato francese, la Famiglia Peugeot e Dongfeng Motor a 5.9% ciascuno. La nuova società avrà sede in Olanda e sarà quotata nelle borse di MIlano, Parigi e Wall Street, con sedi operative a Torino, Parigi ed Auburn Hills, nel Michigan. Carlos Tavares ricoprirà il ruolo di amministratore delegato mentre John Elkann quello di presidente: il CDA ospiterà cinque rappresentanti dei soci Psa e cinque Fca.