Fumare fa certamente male alla salute, ma per chi decide di farlo all’interno della propria auto a piangere può essere anche il portafoglio. Da qualche tempo c’è infatti una legge che vieta di compiere questa azione in auto voluta direttamente dal Ministero della Salute, che pensa in questo modo di sensibilizzare chi soffre di questo vizio sui rischi che può causare a se stessi e agli altri. Pur non essendoci un articolo specifico del Codice della Strada che regola questo aspetto, i trasgressori possono andare incontro a una multa decisamente salata.
Una brutta abitudine che può costare cara
Ormai da qualche tempo il Ministero della Salute è impegnato in prima linea per cercare di spiegare quali siano i rischi che possono derivare dal fumo, anche passivo. La situazione può essere più grave se si decide di accendere una sigaretta quando si è alla guida dove lo spazio è davvero ristretto. Nasce proprio in questo ambito la legge che vieta di fumare in auto: chi viene beccato in flagrante può andare incontro a una multa il cui importo va da 25 a 250 euro.
La cifra può però raddoppiare, arrivando quindi fino a quota 500 euro, se si viene sorpresi mentre si fuma in presenza di una donna in stato di gravidanza avanzata, di neonati o di bambini fino a 12 anni. La mancanza di una regolamentazione specifica all’interno del Codice della Strada comporta un’altra importante conseguenza: chi salda la cifra prevista entro cinque giorni non può usufruire di alcuno sconto, come accade invece per le altre sanzioni.
Il portafoglio dei più distratti piange
Pur essendo una normativa nota ancora a pochi, ci sono già casi di persone punite per essere state sorprese mentre fumavano all’interno della propria auto. Ne sa qualcosa un uomo di Trieste, fermato dalle forze dell’ordine in una zona centrale della città con una sigaretta tra le mani. Il conducente era in compagnia della moglie e del loro figlio dodicenne, che si trovava sul sedile posteriore.
Non appena gli è stata segnalata l’infrazione ha ammesso di non essere a conoscenza del divieto. Non ha esitato comunque a pagare la sanzione, pari a 110 euro. L’importo base era di 55 euro, ma la presenza al suo fianco del bambino ha portato a raddoppiare la cifra.