La rinascita dell’Alfa Romeo è partita dal cuore e dalla brezza leggera e pungente che la mattina si respira sulla pista di Balocco. Pista dove la Giulia ha ricevuto il suo battesimo ufficiale, incoronata da tutto e da tutti “veicolo della rinascita”.
In special modo la versione Quadrifoglio, la più sportiva e cattiva, sembra incarnare quello spirito che negli anni or sono ha cristallizzato il brand Alfa nell’olimpo degli appassionati.
Un progetto con un investimento importante a monte. Oltre un miliardo di euro è stato speso per costruire solo la piattaforma su cui la Giulia viene partorita nello stabilimento di Cassino. Con la stessa strumentazione prenderanno la luce almeno altri due modelli del biscione, tra cui il tanto chiacchierato SUV Stelvio — in arrivo a fine anno — ed un altro a fine 2017.
Gli stessi vertici ci credono: “Se il piano Alfa avrà successo, perché non coinvolgere anche gli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori?” ha chiesto retoricamente l’ad Sergio Marchionne. Potete ascoltare sindacati ed operai sfregarsi le mani.
Abbiamo raccolto i 6 motivi per cui ci sembra che davvero, questa Giulia, sia la testa di ponte per il nuovo corso dell’Alfa. Vediamo quali sono>>