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Incidente mortale con un’auto a guida autonoma: la colpa è del conducente

Incidente mortale con un'auto a guida autonoma: la colpa è del conducente

Le auto a guida automatica esercitano un fascino sempre più grande tra gli appassionati di motori, interessati a capire i progressi svolti dalla tecnologia in attesa di poterle vedere circolare sulle nostre strade. Uno dei vantaggi che si pensa di poter raggiungere con questo genere di veicoli è certamente la riduzione del numero di incidenti. Non sempre però è così. Lo dimostra un caso avvenuto a maggio 2016 in Florida: il conducente a bordo di una Tesla S ha infatti perso la vita schiantandosi contro un camion, ma per gli esperti non è colpa della vettura.

Un incidente che poteva essere evitato?

L’auto a guida autonoma affascina tantissime persone grazie a una convinzione: può diminuire in modo sensibile il numero di vittime sulla strada. Quanto accaduto in Florida un anno fa non deve però generare una convinzione sbagliata: Joshua Brown aveva infatti perso la vita dopo che la sua Tesla S si era schiantata contro un camion.

Tutta colpa del pilota automatico? La risposta è negativa, almeno secondo gli esperti del National Trasport Safety Board, un’agenzia del governo statunitense deputata alle indagini sugli incidenti stradali. In base all’analisi effettuata, l’incidente si è verificato per il mancato riconoscimento dell’autocarro da parte della Tesla: il veicolo era di colore chiaro, quindi è stato inavvertitamente scambiato per una porzione di cielo. Oltre a sovrastimare le possibilità del mezzo, l’uomo viaggiava però a una velocità superiore al limite consentito. Con qualche accortezza in più l’episodio poteva quindi essere evitato.

La tecnologia può sbagliare

I progressi compiuti dalla tecnologia negli ultimi anni hanno certamente migliorato diversi ambiti della nostra esperienza quotidiana, ma ovviamente gli intoppi non possono essere esclusi. L’incidente avvenuto in Florida lo dimostra chiaramente. Le auto a guida autonoma sono certamente in grado di compiere azioni che sembravano impensabili, ma non sono totalmente esenti da errori.

I freni della Tesla S, infatti, non sono in grado di riconoscere un veicolo posizionato di lato rispetto alla visuale della telecamera di bordo. Il camion contro cui è finito l’americano si trovava proprio in questa posizione e non poteva essere visto dal computer. il pilota automatico non è quindi intervenuto, dando per scontata un’azione diretta del conducente, che non è invece avvenuta.

Gli addetti ai lavori sono quindi arrivati a una conclusione piuttosto logica: i prototipi che verranno creati a breve devono inevitabilmente coinvolgere anche l’uomo, in grado di agire in modo tempestivo in caso di ostacolo o pericolo presente sulla strada. Nonostante questo episodio negativo, la Svizzera sembra andare controtendenza. La maggioranza della popolazione elvetica, infatti, non si dice per niente timorosa all’idea di salire a bordo di una vettura sena conducente.