Sono molti gli automobilisti che scelgono di acquistare un veicolo dotato di motore diesel non tanto per una reale esigenza o una preferenza specifica, ma con l’obiettivo di risparmiare quando andranno a fare rifornimento. Il gasolio, infatti, ha notoriamente un costo inferiore rispetto alla benzina proprio per un maggior sconto fiscale. Presto però questa differenza potrebbe non esserci più. Sono diverse le amministrazioni, ma anche le case automobilistiche che scelgono di abbandonare questo genere di mezzi per privilegiare ibridi ed elettrici.
Perché il diesel costa meno
Il diesel ha notoriamente un costo inferiore alla benzina, ma molti non ne conoscono la motivazione. Tutto questo avviene grazie al cosiddetto “bonus diesel“, ovvero un maggiore sconto fiscale. A confermarlo sono i dati dell’Unione Petrolifera pubblicati l’8 giugno scorso (calcolati al 28 maggio): l’incidenza fiscale sul prezzo del gasolio è pari al 58,6% e del 62,4% sul prezzo finale della benzina. Rispetto al resto d’Europa, Iva e accise in Italia hanno quindi un’incidenza maggiore sul costo finale.
Qualora si dovesse decidere di riallineare le accise con la benzina, nelle casse potrebbero arrivare ben 5 miliardi di euro l’anno. La situazione potrebbe quindi cambiare tra non molto tempo. A spingere verso questa soluzione ci sono i danni alla salute, ormai certi, generati dalle emissioni di particolato, che caratterizzano proprio i motori a gasolio.
Diremo presto addio al diesel?
In gran parte dei territori, ma anche nei piani delle case automobilistiche, l’idea che sta prendendo sempre più piede sembra chiara: accantonare progressivamente i veicoli diesel. In molte zone del nostro Paese assistiamo periodicamente a un blocco della circolazione per un periodo limitato non solo nei confronti delle auto a benzina, ma anche di quelle a gasolio. L’obiettivo è proprio quello di migliorare la qualità dell’aria e ridurre l’inquinamento.
L’eliminazione del cosiddetto “bonus diesel” porterebbe a benefici importanti. Il governo andrebbe infatti a incassare una cifra certamente importante, che potrebbe essere reinvestita sotto forma di agevolazioni nei confronti di chi sceglierà di acquistare una vettura ibrida o elettrica. Il tutto avverrebbe a una condizione: la rottamazione di un mezzo con motore diesel.
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