Il fascino delle supercar si condensa nel fatto che queste sono in grado di emozionare e suscitare particolari sensazioni senza tuttavia avere un senso o un contenuto. La tensione alla velocità e il brivido all’accelerazione trasudano da sotto il cofano fino a plasmare le linee della livrea, pure essenziali per il risultato finale.
In questo contesto il prezzo stratosferico a cui un bolide può arrivare passa in secondo piano: la vettura rappresenta il punto di convergenza tra l’ingegneria e l’arte, ubicandosi in quella terra di mezzo tra oggetto e opera.
La cura nel dettaglio diviene maniacale espressione dello spirito che si fa dinamismo, del pensiero che diventa linea, dello stile che muta in colore, della percezione che diventa rumore, boato. Guidare una supercar è una sensazione artistica. E non a caso, esattamente come accade per il concetto di “arte“, non esiste una definizione univoca ed accettata di “supercar“.
Abbiamo scandagliato le maglie del tempo alla ricerca di veicoli che lo attraversassero. Ecco le 10 supercar più belle di tutti i tempi.
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