Andare a prostitute può “costare caro”. O forse no. Un automobilista era infatti stato sorpreso qualche mese fa mentre era intento ad allacciare una trattativa con una “lucciola” lungo la strada e aveva subìto una multa decisamente pesante: 500 euro. Il giudice di pace aveva però provveduto ad annullare la sanzione. Ben diverso invece quanto sta accadendo in Spagna: nei pressi di Barcellona la contravvenzione era stata inviata direttamente presso la residenza della persona che si era macchiato di questo comportamento.
Fermarsi ai “lati della strada”: ecco cosa può accadere
Un automobilista era stato multato qualche tempo fa dalla Polizia locale dopo essere stato sorpreso mentre stava effettuando una “trattativa” con una prostituta sul ciglio della strada. L’importo? 500 euro. Il provvedimento, deciso sulla base di un’ordinanza comunale, non si limita a un’ammenda di tipo pecuniario, ma porta anche al sequestro del mezzo se al volante si trova il proprietario.
Una volta presentato il ricorso al Giudice di Pace di Brescia, la sanzione era stata totalmente annullata. La sentenza parla chiaro: sono ritenute non valide non solo l’ammenda, ma anche la norma stessa. Tutto questo perché “un organo diverso dallo Stato non può disciplinare la cosiddetta lotta alla prostituzione perché ciò esula dai suoi poteri“. Quanto sottolineato dall’organo nasce in linea con le norme in vigore a livello regionale. La prostituzione, infatti, può essere considerata un’attività contraria al buon costume, ma non illecita. L’amministrazione bresciana aveva invece “vietato anche solo colloquiare con soggetti che esercitano la prostituzione”.