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Nissan, organizzato CDA di emergenza: licenziato Ghosn

È bastato un consiglio di amministrazione straordinario per porre fine all’era di Carlos Ghosn in casa Nissan, presidente del gruppo composto dalla casa automobilistica nipponica, dalla francese Renault e dall’altra azienda giapponese Mitsubishi Motors. Il dirigente era stato arrestato giusto pochi giorni fa con le accuse di falso e illecito. Non appena si era venuti a conoscenza della misura cautelare, il colosso si era detto disponibile a collaborare prontamente con gli inquirenti per far venire alla luce alle irregolarità commesse, ma si era detto pronto a licenziare il manager. E la promessa è stata ora mantenuta appieno.

Un quadro di accuse gravissime

Sin dal suo avvento alla guida del Gruppo Nissan-Renault-Mistubishi Motors Carlos Ghosn ha fatto sentire il suo peso e a parlare per lui sono stati i risultati. Nel 2017 il colosso automobilistico è infatti riuscito a balzare al primo posto per numero di vetture vendute nel mondo toccando quota 10,6 milioni di unità vendute. Numeri di tutto rispetto che confermano la bravura dell’uomo, ma che inevitabilmente sono stati offuscati dopo il suo arresto avvenuto pochi giorni fa.

Carlos Ghosn con una delle auto Nissan (Foto: Wikipedia)

Nissan, informata dei fatti, si era subito detta disposta a chiarire la propria posizione a a fornire il massimo della collaborazione alla Procura di Tokyo che si sta occupando dell’indagine. Il board era però stato chiaro: Ghosn sarebbe stato licenziato e così è avvenuto attraverso un consiglio di amministrazione organizzato d’urgenza. Stessa sorte anche per Greg Kelly, il suo braccio destro finito in manette insieme a lui. Una decisione simile, in virtù dell’accusa di uso personale dei beni aziendali emersa attraverso un’indagine interna che ha avuto la durata di un mese, era però ritenuta inevitabile.

Resta invece da capire come si muoveranno le altre aziende che compongono l’alleanza. I dirigenti di Mitsubischi Motors sono pronti a riunirsi già nei prossimi giorni, ma sembra chiara l’intenzione di muoversi in maniera simile. Parzialmente diversa invece la situazione in casa Renault: al momento Ghosn ricopre ancora il suo incarico di CEO, ma è stato comunque nominato un CEO ad interim, Thierry Bolloré. Il ruolo di presidente provvisorio non esecutivo è stato invece assunto da Philippe Lagayette.

Il fermo in prigione di Ghosn, che deve ancora chiarire la sua posizione, è stato prolungato per altri dieci giorni.

Carlos Ghosn era a capo del Gruppo Nissan Renault Mitsubishi