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Occhio al superbollo: cos’è e chi deve pagare

superbollo

Il bollo auto è una delle tasse più discusse tra gli automobilisti: spesso si parla di una possibile abolizione, ma al momento l’ipotesi sembra impraticabile. Anzi, a partire dal 2018 chi non avrà versato l’importo previsto non potrà sottoporre il proprio veicolo alla revisione. Chi invece è in possesso di una vettura di grossa cilindrata potrebbe dover pagare il superbollo, un’imposta ancora più pesante.

Il superbollo: una tassa discussa

Si deve al governo Monti l’idea di introdurre il cosiddetto “superbollo“, una tassa particolarmente pesante per chi è in possesso di un’auto di grossa cilindrata. Si tratta di un’addizionale erariale che si applica alle vetture con potenza a 185 Kw (250 cavalli circa). Chi le possiede deve pagare 20 euro per ogni Kw superiore alla ”soglia Monti”. La decisione si è rivelata però un mezzo fiasco: il maggiore gettito che si pensava di ottenere non è mai arrivato.

Sono proprio le stesse case costruttrici a spingere ormai da qualche mese per la sua abolizione. Inevitabilmente anche le scelte dei consumatori sono state condizionate. Si è registrata infatti una riduzione ingente della vendita delle auto sopra i 185 kW, oltre all’aumento delle esportazioni di auto usate.

Il superbollo: chi deve pagare e come fare

I vari governi che si sono succeduti alla guida dell’Italia non hanno provveduto all’abolizione del superbollo, che dovrà quindi essere pagato da alcuni automobilisti. Per chi deve sottostare a una scadenza al 30 aprile 2017, il termine ultimo per saldare la tassa è fissato per il 31 maggio. A precisarlo è l’Agenzia delle Entrate.

L’importo è pari a 20 euro per ogni kilowatt di potenza del veicolo superiore a 185 Kw, ridotta dopo cinque, dieci e quindici anni dalla data di costruzione del veicolo rispettivamente al 60%, al 30% e al 15%. Non è più dovuta, decorsi venti anni dalla data di costruzione.

Il pagamento deve essere effettuato da chi è proprietario, usufruttuario o acquirente con patto di riservato dominio, ovvero utilizzatori a titolo di locazione finanziaria di autovetture e di autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose con potenza superiore a 185 Kw con bollo scadente ad aprile 2017 e residenti in Regioni che non hanno stabilito termini diversi.

È possibile scegliere tra varie modalità per effettuare il saldo: modello F24, versamenti con elementi identificativi con esclusione della compensazione, con modalità telematica per i titolari di partita Iva ovvero presso Banche, Poste, Agenti della riscossione o mediante i servizi di pagamento on-line per i non titolari di partita Iva.

Il codice tributo da indicare è 3364 – Addizionale Erariale alla tassa automobilistica.