Spesso si ha la convinzione che quando un pedone viene coinvolto in un incidente con un’auto abbia ragione. In realtà, non è sempre così. A chiarirlo è una recente sentenza emessa dalla Cassazione che ha esaminato un caso che può capitare piuttosto frequentemente: una persona aveva attraversato la strada senza prestare particolare attenzione, episodio che ha poi provocato la morte di un uomo. A essere punito è stato chi si è comportato in modo incauto.
Massima attenzione quando si attraversa la strada
Molti di noi sono cresciuti con l’idea che il pedone possa godere di una condizione privilegiata quando si trova in strada. In realtà, si tratta di una convinzione che non sempre corrisponde al vero. A disciplinare la situazione è l’articolo 190 del Codice della Strada, dove si indica che questi devono circolare su marciapiedi, banchine, viali e altri spazi per essi predisposti. Se questi non sono presenti, sono interrotti o insufficienti è necessario camminare sul margine della carreggiata opposto al senso di marcia dei veicoli in modo da causare il minimo intralcio possibile alla circolazione. Un comportamento che deve essere tenuto anche fuori dai centri abitati.
Anche quando ci si trova ad attraversare la strada diventa fondamentale farlo in sicurezza senza causare intralcio o pericolo. La normativa, infatti, invita a utilizzare gli attraversamenti pedonali, i sottopassaggi e i sovrappassaggi. Se questi non ci sono o distano più di cento metri dal punto di attraversamento, i pedoni possono attraversare la carreggiata solo in senso perpendicolare. È vietato effettuare l’operazione in diagonale o sostare sulla carreggiata, se questo non è strettamente necessario.
Sono state introdotte anche regole relative a quando si attraversa la strada in assenza di strisce pedonali. In queste situazioni si deve dare la precedenza agli automobilisti. Non è inoltre consentito attraversare passando anteriormente agli autobus, filoveicoli e tram in sosta alle fermate.
Cosa pensa la giurisprudenza
Situazioni di questo tipo sono certamente frequenti e possono essere tema di discussione quando si è direttamente coinvolti. Proprio per questo negli ultimi anni non sono mancate le cause legate a casi simili.
Una sentenza che dovrà essere certamente tenuta presente è stata emessa dalla Cassazione a maggio dello scorso anno ed è destinata a fare giurisprudenza. I giudici hanno sottolineato che in caso di investimento di un pedone il conducente ha la possibilità di dimostrare che questi non ha tenuto una comportamento consono alle norme del Codice della Strada. Questo può accadere se questi dovesse avere intralciato la traiettoria del veicolo a motore.
La persona che ha attraversato la strada viene invece ritenuta responsabile esclusiva dell’incidente nel caso in cui si pari improvvisamente e imprevedibilmente dinanzi a traiettoria del mezzo. La pena nei confronti del pedone incauto può essere particolarmente pesante e può arrivare fino a un anno di reclusione.