Il pignoramento dell’auto è una procedura legale attraverso la quale un creditore può ottenere il diritto di vendere un’automobile di proprietà del debitore per soddisfare un debito non pagato. È un processo complesso che coinvolge normative specifiche e procedure dettagliate. In questo articolo, esploreremo come funziona il pignoramento auto, la normativa di riferimento, la procedura, i costi associati e come è possibile evitarlo.
Cos’è il pignoramento auto e normativa di riferimento
Il pignoramento dei veicoli rappresenta un procedimento nell’ambito dell’esecuzione forzata sui beni mobili del debitore. Questo tipo di esecuzione riguarda autoveicoli, motoveicoli e rimorchi, e si distingue per una procedura speciale che consente di avviare l’esecuzione anche se il veicolo non è presente presso il domicilio del debitore. Ciò avviene mediante la trascrizione del pignoramento nei pubblici registri automobilistici.
Inizialmente, gli autoveicoli, essendo beni mobili, dovevano essere pignorati attraverso le forme tradizionali dell’esecuzione mobiliare, come previsto dagli articoli 513 e seguenti del codice di procedura civile. Questa procedura richiedeva il rinvenimento del bene da pignorare presso i luoghi del debitore e la sua effettiva presa in consegna. Tuttavia, nella pratica, spesso si riscontravano difficoltà nell’individuare e prendere possesso degli autoveicoli fermi presso il debitore.
Per superare queste difficoltà è stato introdotto l’articolo 521 bis del codice di procedura civile, grazie al decreto legge 132/2014 convertito nella Legge 162/2014. Questo articolo stabilisce una procedura speciale simile a quella prevista per il pignoramento immobiliare. Attraverso questa procedura, tramite la notifica e la trascrizione del pignoramento nei pubblici registri automobilistici (PRA), è possibile procedere al pignoramento del veicolo anche se non è stato trovato presso il debitore.
Procedura del pignoramento dell’automobile
La nuova procedura, delineata nell’articolo 521 bis c.p.c., si configura come un processo graduale che si attua nei confronti del debitore con la notifica del pignoramento, nei confronti dei terzi con la pubblicazione nei registri pubblici e si conclude definitivamente con l’apprensione fisica del veicolo e la sua vendita.
Questa procedura si articola attraverso una serie di passaggi:
- Il creditore, tramite una visura al PRA, verifica se il debitore è effettivamente proprietario di un veicolo.
- A seguire si redige un atto di pignoramento del veicolo, specificando chiaramente il bene e il diritto soggetto all’esecuzione, e includendo tutti i dettagli richiesti dalla legge per l’iscrizione del veicolo nei registri pubblici. L’atto di pignoramento contiene un’ingiunzione, in conformità con l’articolo 492 c.p.c., da parte dell’ufficiale giudiziario rivolta al debitore, chiedendogli di astenersi da qualsiasi azione volta a sottrarre i beni indicati alla garanzia del credito.
- L’atto di pignoramento notificato al debitore viene restituito dall’ufficiale giudiziario al creditore, che deve poi procedere alla sua trascrizione presso il PRA.
- Entro dieci giorni il debitore deve consegnare il veicolo e i relativi documenti all’Istituto di vendite giudiziarie (IVG) competente, situato nel circondario in cui il debitore risiede, ha domicilio o sede.
- Se il debitore non consegna spontaneamente il veicolo entro il termine stabilito, la polizia può intervenire per cercarlo. Se il veicolo viene trovato in circolazione, la polizia ritira la carta di circolazione e i titoli di proprietà e lo consegna coercitivamente all’IVG competente. Gli estremi del pignoramento vengono inseriti nel Sistema di Indagine (S.D.I.) per renderli visibili alle forze di polizia.
- Una volta che l’IVG ha preso in custodia il veicolo, comunica al creditore, anche tramite posta elettronica certificata se possibile, la sua presa in carico.
- A questo punto, il creditore, che nel frattempo ha trascritto il pignoramento, ha trenta giorni di tempo per iscriverlo a ruolo presso la cancelleria del Tribunale competente.
- L’iscrizione a ruolo avviene mediante la consegna al cancelliere della nota di iscrizione a ruolo e della copia conforme del titolo esecutivo, del precetto, del pignoramento notificato e della nota di trascrizione. La conformità può essere attestata dall’avvocato del creditore.
- Trascorsi quarantacinque giorni dal deposito della nota di iscrizione a ruolo, il creditore deve presentare un’istanza di assegnazione o di vendita del veicolo.
Quanto costa avviare il pignoramento auto
Il costo totale del processo di pignoramento degli autoveicoli comprende diverse voci di spesa fisse e costi variabili:
- Costo della visura al PRA: ammonta a Euro 6,00.
- Onorari dell’avvocato, calcolati in base al valore del pignoramento. Questi onorari possono variare da un minimo di 700 Euro più IVA fino a un massimo di 1100 Euro, per pignoramenti con crediti non superiori a 52 mila euro, fino ad arrivare anche a 3000 Euro più IVA per crediti superiori a 52 mila euro. Alcuni tribunali hanno elaborato apposite tabelle consultabili sui loro siti web, specificamente formulate per il pignoramento degli autoveicoli in base all’articolo 521 bis del codice di procedura civile. Queste tabelle si differenziano da quelle ministeriali per una maggiore specificità nei valori.
- Spese di notifica dell’atto di pignoramento all’ufficiale giudiziario, che variano da un minimo di 9,50 euro a un massimo di 12,95 euro se la notifica avviene tramite servizio postale, e da un minimo di 8 euro fino a 40 euro se la notifica è eseguita direttamente dall’ufficiale giudiziario al destinatario.
- Diritti del PRA per la trascrizione, che ammontano a euro 27,00. Questi diritti non sono dovuti per le trascrizioni dei pignoramenti derivanti da cause lavorative.
- Imposta di bollo, che è di euro 32,00 o di euro 48,00 se viene emesso anche il certificato di proprietà digitale. Le trascrizioni del pignoramento sono esentate dall’imposta di bollo nelle cause di lavoro (art. 10 L. 533/73), nelle cause di separazione e divorzio (art. 19 L. 74/87), nelle richieste di recupero competenze da parte del difensore di ufficio (art. 32 disp.att. c.p.p.), e nelle cause a gratuito patrocinio.
- Costi dell’Istituto Vendite Giudiziarie, stabiliti dal Decreto Ministeriale n. 109/1997. Questi costi includono un versamento forfettario ai sensi dell’art. 31 del Decreto Ministeriale 109/1997, attualmente compreso tra un minimo di 63,01 euro e un massimo di 126,01 euro. Inoltre, vi è l’importo per l’assegnazione dei beni secondo l’articolo 32, fissato al 12% del ricavato della vendita, e le spese di custodia secondo l’articolo 37, che variano a seconda se il bene sia custodito all’interno o all’esterno degli locali dell’istituto. Si rimanda all’allegato al D.M. 109/1997 per ulteriori dettagli.
Come evitare il pignoramento dell’automobile
Il fermo amministrativo può essere revocato solo se il debitore è in grado di fornire prove concrete che l’auto (o il veicolo in generale) sia un bene indispensabile per l’esercizio della propria attività professionale. Questo significa che il veicolo è necessario per portare avanti attività legate alla professione, come ad esempio per gli autotrasportatori o per coloro che dipendono da spostamenti frequenti per lavoro. In mancanza di tale dimostrazione, la revoca del fermo può avvenire soltanto una volta che l’intero debito è stato completamente saldato.
È importante evidenziare che nel caso in cui il debitore scelga di rateizzare il debito, l’ultima rata pagata diventa il punto di riferimento per la revoca del fermo amministrativo. Ciò significa che se il pagamento delle rate avviene regolarmente e l’ultima rata è stata correttamente saldata, si potrà procedere alla revoca del fermo amministrativo, sempre che non vi siano altre irregolarità o debiti pendenti.
Il pignoramento dell’automobile è un processo legale attraverso il quale un creditore può recuperare un debito non pagato prendendo possesso e vendendo l’auto del debitore. È importante comprendere la normativa di riferimento, la procedura, i costi associati e le opzioni disponibili per evitare il pignoramento dell’automobile. Con la consulenza legale adeguata e una gestione responsabile del debito, è possibile mitigare i rischi associati al pignoramento dell’auto.