La Fiat 500X si è rivelata finora uno dei modelli più apprezzati sul mercato non solo per le sue forme compatte, ma anche per la solidità tipica del Suv che caratterizza questo modello innovativo. I possessori di questa auto potrebbero essere però costretti a fare un giro in officina con la loro vettura. La casa automobilistica ha infatti avviato un richiamo per verificare la presenza di eventuali “condizioni di guida non sicure“. L’operazione dovrebbe coinvolgere i mezzi prodotti tra il 2015 e il 2017, ma il numero non è stato ancora identificato con precisione.
Massima tutela della sicurezza
Preservare la sicurezza dei propri clienti e di chi sale a bordo è ormai diventata una vera e propria prerogativa per tutte le case automobilisti. Proprio con questo scopo anche sui modelli più piccoli vengono forniti di serie diversi dispositivi di assistenza alla guida che diventano via via più elaborati man mano si sale di livello.
Qualche rischio sembra invece presentarsi in alcune Fiat 500X, una delle vetture di maggiore riscontro sul mercato ma che presenterebbe un difetto che merita di essere approfondito. In base a quanto indicato dal Sistema di allerta Rapex, dovranno essere oggetto di una verifica i modelli realizzati tra il 2 giugno 2015 e il 17 agosto 2018 che presentano l’omologazione CEE numero: E3 * 2007/46 * 0318 * 02; Tipo: 334. Questi avrebbero un problema al fermo del sedile che potrebbe farlo piegare in avanti: il rischio che chi si siede possa subire danni da non sottovalutare in particolar modo alla schiena è quindi dietro l’angolo.
Il messaggio diffuso nel warning non sembra lasciare spazio a grandi interpretazioni. Qui infatti si sottolinea che ”non si possono escludere condizioni di guida non sicure”.
Fondamentale non perdere tempo
La cautela per chi è in possesso di una di queste vetture deve quindi essere massima. Per chi ha un’auto che rientra in questa categoria è consigliabile presentarsi il prima possibile presso un’officina autorizzata o una concessionaria Fiat per far sottoporre il mezzo a un controllo accurato. L’allarme è scattato in primis dal Ministero dei Trasporti tedesco, mentre la casa automobilistica non ha ancora rilevato quanti possano essere i veicoli coinvolti in Italia.