Una delle esposizioni internazionali più importanti e appuntamento imperdibile per la maggior parte delle case automobilistiche, il Salone di Ginevra non si terrà nemmeno nel 2021. L’edizione di quest’anno, in programma come da tradizione a marzo, è stata annullata a pochi giorni dalla partenza a causa dell’emergenza sanitaria, ma avere la certezza di non poter assistere nemmeno a quella del prossimo anno rappresenta un duro colpo per tutti gli addetti ai lavori, oltre che per gli appassionati che non mancano mai di fare un salto in Svizzera per l’occasione. La decisione è stata presa dagli organizzatori dopo avere effettuato un’indagine tra le varie aziende che avrebbero potuto essere presenti: molte erano già intenzionate a rinunciare.
Una scelta inevitabile
I Saloni Internazionali dell’auto che si tengono periodicamente rappresentano un’ottima vetrina per le aziende del settore dell’automotive per mettere in mostra le loro ultime novità, ma anche per gli appassionati per farsi un’idea di quello che sta per arrivare sul mercato. La crisi post lockodown si sta facendo però sentire in modo ancora piuttosto pesante e il settore dei motori, complice il minore potere d’acquisto di molte famiglie, è uno di quelli che ne sta facendo maggiormente le spese. La decisione di annullare anche l’edizione del 2021 dell’evento di Ginevra, che avrebbe dovuto tenersi dal 4 al 14 marzo, è apparsa quindi come una mossa praticamente inevitabile.
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Salone internazionale dell’automobile ha infatti deciso di fare un sondaggio sulle intenzioni dei possibili espositori in vista del prossimo appuntamento e ha dovuto prendere atto della rinuncia da parte di molti. La maggior parte di loro ha comunque già confermato di non voler mancare nel 2022. “Si è lontani dalla certezza di poter organizzare la prossima primavera un evento che attrae più di 600 mila persone nell’attuale situazione sanitaria” – sono le parole della Federazione.
Non mancano i problemi economici
L’incertezza legata al possibile forfait degli espositori non è comunque l’unico motivo che avrebbe spinto a prendere una decisione così drastica. Già negli ultimi giorni, infatti, il futuro del Salone è apparso in bilico a causa del mancato accordo con il cantone di Ginevra dovuto alla richiesta di sostegno per coprire le perdite. Come riporta la Gazzetta dello Sport, dinanzi a una perdita di 10,3 milioni di euro, il cantone ne aveva offerti 15,7 milioni.
La risposta era stata dunque positiva, ma le clausole del prestito erano poco favorevoli agli organizzatori dell’evento elvetico, tra queste, c’era anche l’obbligo di organizzare un evento nel 2021. Questo ha portato a una mossa altrettanto drastica: vendere il Salone dell’Auto alla società Palexpo SA, proprietaria degli spazi espositivi della manifestazione con l’obiettivo di “trovare una soluzione che assicuri la regolare organizzazione del Motor Show a Ginevra. L’acquisto dell’attività trasferirà tutti i diritti organizzativi a Palexpo“.