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Scandalo emissioni FCA, la svolta: “Nessuna irregolarità sulle Fiat 500”

Continua la battaglia sullo scandalo Dieselgate di cui è stata accusata la Fiat-Chrysler Automobili. Il governo tedesco, dopo il contenzioso che ha visto far ammenda delle irregolarità in casa propria – la Volkswagen ha di recente riconosciuto il dolo davanti alle autorità americane, patteggiando 4.3 miliardi di dollari di multa – soffia sui tizzoni ardenti dell’indagine aperta negli Stati Uniti su Fiat. A tirare la prima stilettata è stato oggi il ministro dei Trasporti tedesco Alexander Dobrindt, intervistato dalla Bild am Sonntag.

Botta e risposta

Le autorità italiane sapevano da mesi che Fca, nell’opinione dei nostri esperti, usava dispositivi di spegnimento illegali” ha detto Dobrindt, ribadendo come il brand Fca si sia “rifiutato di chiarire“. Di risposta, per il ministro, la Commissione Europea “deve conseguentemente garantire il richiamo” dei modelli interessati. La reazione italiana non si è fatta attendere. “Berlino, se si occupa di Volkswagen non fa un soldo di danno“, ha commentato il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, al quale poi è seguita la dichiarazione del ministro dei Trasporti Graziano Delrio: “La richiesta di Berlino è totalmente irricevibile. Abbiamo accettato di costituire a Bruxelles una commissione di mediazione perché non abbiamo niente da nascondere. I nostri test dimostrano che non esistono dispositivi illegali e comportamenti anomali”.

La reazione del Ministero

L’Italia ha sempre puntualmente risposto alle richieste della Commissione UE“, scrive in una nota il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT). “Nell’aprile e nel maggio 2016” si continua a leggere “a prescindere dalla campagna di prove avviata dal ministero dei Tarsporti italiano sui veicoli Euro 5b coinvolti dal dieselgate Volkswagen, l’autorità di omologazione tedesca (Kba) ha chiesto con due lettere alla direzione generale della Motorizzazione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una specifica verifica sulla conformità della Fiat 500X Euro 6 alle prescrizioni in materia di emissioni inquinanti. La Motorizzazione ha effettuato le necessarie verifiche e ha inviato una dettagliata relazione alle autorità tedesche, dalla quale si evince che la Fiat 500 X, a differenza di quanto sostenuto dalla Germania, è conforme alla normativa vigente. Sul veicolo non è stato riscontrato alcun sistema di manipolazione (defeat device) non ammesso dalla vigente normativa“.

Defeat Device, questo sconosciuto

Sulla base della norma vigente“, si legge in calce alla stessa nota, “si è in presenza di un defeat device vietato quando, riconoscendo il posizionamento del veicolo sul banco, il software interviene appositamente durante il ciclo Necd di omologazione per ridurre le emissioni. La strategia di controllo delle emissioni adottata da FCA non prevede lo spegnimento del sistema di ricircolo dei gas di scarico (Egr) decorsi 22 minuti di funzionamento del motore, come invece asserito dalla Kba, ma piuttosto la sua modulazione necessaria ai fini di protezione del motore contro i rischi di danneggiamento, ciò in piena compatibilità con l’art. 5.2 del regolamento 715/2007/CE“.