6) Ferrari
C’è stato un tempo in cui il cielo era un luogo inesplorato, solcabile dai primi prototipi che avevano preso il volo. Erano tempi duri e un po’ romantici, capaci di indurre le persone ad agguantare la cloche di un aeroplano e gettarsi nell’ignoto. È questa, in sintesi, la storia di Francesco Baracca, ufficiale di cavalleria prestatosi all’aeronautica, divenuto “l’asso degli assi” italiano durante la Prima Guerra Mondiale. Come in uso tra gli aviatori, Baracca dipinse il suo stemma sulla fiancata del proprio velivolo; scelse il simbolo che in origine apparteneva al reggimento di Cavalleria dove aveva prestato servizio: il Cavallino Rampante. Qualche decennio più tardi, stregato dalle parole di Enrico Baracca, padre del defunto Francesco, Enzo Ferrari decise di offrire un tributo a questo personaggio. Lo fece quindi diventare il logo della casa automobilistica più famosa del mondo. Lo sfondo giallo canarino è invece un omaggio alla città di Modena.