Sperimentazione sul parcheggio autonomo: ad Amburgo le auto cercano un posto per conto proprio

Sperimentazione sul parcheggio autonomo: ad Amburgo le auto cercano un posto per conto proprio

Nonostante le ultime trovate per quanto riguarda il parcheggio auto, in pochi avrebbero sperato nel breve termine grosse novità al riguardo. Eppure in quel di Amburgo è già in corso una sperimentazione firmata Volkswagen, Audi e Porsche che definirla rivoluzionaria è poco. Vediamo di cosa si tratta.

Obiettivo: automatizzare i parcheggi

Per quanto possa sembrare un’idea impossibile da realizzare, nell’aeroporto di Amburgo le sperimentazioni sono già incominciate. L’obiettivo? Far sì che gli automobilisti arrivati a destinazione scendano comodamente dall’auto lasciando a quest’ultima l’incombenza di trovare il parcheggio per conto proprio.

In due parole: un sogno. E per realizzarlo c’è un insieme di reti tecnologie che, lavorando fra loro potrebbero in qualche modo consentire il tutto. In sostanza l’astuzia sarebbe possibile grazie all’ausilio di vari sistemi pensati per la guida autonoma combinati a mappe digitali in grado di interfacciarsi e comunicare fra loro. Gran parte del lavoro lo svolgono peraltro dei marcatori visivi posti nel parcheggio dell’aeroporto (il multipiano dell’aeroporto di Amburgo in questo caso).

Credits: Gettyimages.com

I commenti

Nonostante lo scetticismo prevalga, com’è normale che sia, lo Chief Digital Officer del Gruppo Volkswagen Johann Jungwirth pare piuttosto convinto riguardo alla realizzabilità del progetto. “Il parcheggio autonomo può contribuire in modo significativo a rendere più comoda e meno stressante la mobilità per i nostri clienti. Per questo intendiamo democratizzarlo e far sì che questa tecnologia sia accessibile al maggior numero di persone possibile”.

Andando più nel dettaglio per quanto riguarda l’eventuale implementazione del sistema, Volkswagen tiene a sottolineare quanto sia un punto fermo la questione relativa alla sicurezza.Tutti i veicoli con funzione di parcheggio autonomo saranno equipaggiati con un sistema di rilevamento attivo dell’ambiente circostante in grado di riconoscere oggetti e di reagire di conseguenza”. I tecnici del Gruppo continuano poi così: “A tal fine i veicoli saranno dotati di un set di sensori che comprenderà, tra l’altro, sistemi basati su ultrasuoni, radar e telecamere”.

Automatizzazione ed elettrico

E riguardo infine a come dovrebbe essere la concretizzazione del tutto, come in parte specificato, eccone un assaggio: “All’interno del parcheggio la vettura si muoverà autonomamente verso il posteggio libero a lei assegnato sulla base di dati cartografici. Una serie di marcatori visivi, installati all’interno della struttura, fungeranno da necessari punti di riferimento”.

Se ciò non bastasse a stupirci, il progetto risulta ancor più fantascientifico quando si arriva a parlare di auto elettriche e dei livelli in cui l’automatizzazione arriverebbe nel futuro, automatizzazione che alla stregua del parcheggio varrebbe perfino per la ricarica. “I robot addetti alla ricarica contribuiranno ad accrescere l’accettazione della mobilità elettrica negli spazi pubblici e, in alcuni casi, persino nelle abitazioni private” sostiene il responsabile dello sviluppo dei sistemi elettronici di Porsche Uwe Michael, per aggiungere poi che “Parallelamente sarà ottimizzato anche l’utilizzo delle colonnine: l’auto occuperà lo spazio solo ed esclusivamente per il tempo necessario all’operazione”.

Tutto ciò ha un nome: Park & Charge e permetterebbe all’auto elettrica, parcheggiatasi naturalmente in modo autonomo, di piazzarsi nella stazione di ricarica il tempo necessario a completare il rifornimento. Dopodiché lascerà il proprio posto per parcheggiarsi da sola in un altro spazio. Semplice e sconvolgente.

Credits: Autotoday.it