La segnaletica orizzontale presente sulle strade deve essere tradizionale. Nessuno spazio quindi a stili fantasiosi o “strani”. A sottolinearlo è la Corte dei Conti del Veneto, che si è espressa con una sentenza in merito alle strisce pedonali verdi che erano state realizzate a San Martino dei Lupari, piccolo paese del Padovano. Il responsabile dell’area tecnica, in base a quanto deciso dai giudici, sarà ora costretto a risarcire il Comune.
Il Codice della Strada deve essere rispettato
La segnaletica presente in ogni territorio italiano deve attenersi in modo rigido al Codice della Strada. Nessuno spazio quindi a stravolgimenti di alcun tipo. Questo vale anche per le strisce pedonali verdi, realizzate qualche tempo fa a San Martino di Lupari (Padova). Questo modo di agire è infatti in contrasto con la normativa europea, con il Codice della Strada, oltre che con le Direttive e le Circolari del ministero dei Trasporti.
Il responsabile dell’area tecnica del Comune, che aveva autorizzato la scelta, è stato quindi condannato dalla Corte dei Conti del Veneto. Sarà lo stesso dipendente a dover risarcire l’amministrazione per una cifra non indifferente, pari a 1.155 euro.
Perché realizzare le strisce verdi
Il dipendente comunale aveva comunque provato in Tribunale a difendere il suo comportamento. Secondo la sua deposizione, infatti, le strisce verdi sarebbero dovute servire per migliorare la sicurezza stradale e far sentire più tranquilli i pedoni.
L’uomo aveva anche provato a giustificare il suo comportamento tirando in ballo il Codice della Strada: secondo la sua teoria le strisce pedonali devono essere di colore bianco, ma non viene fatto accenno all’aspetto che deve assumere la strada. La posizione della Corte dei Conti è però ben diversa: il Regolamento del Codice della Strada stabilisce che i colori dei segnali orizzontali sono il bianco, il giallo, l’azzurro e il giallo alternato con il nero. Gli attraversamenti pedonali sono invece evidenziati sulla carreggiata mediante zebrature con strisce bianche parallele alla direzione di marcia. Nessun altro segno è consentito sulle carreggiate stradali soggette a pubblico transito.
In definitiva, il verde è contrario alle precise disposizioni poste dal Codice della strada e dal Regolamento. Quanto fatto nel paese veneto ha provocato anche un danno erariale: sono stati spesi soldi del Comune per realizzare strisce irregolari. A essere penalizzata in primis è quindi la popolazione.
Le motivazioni della decisione
Cosa ha spinto i giudici a dichiarare illegittime le strisce pedonali verdi? Non certo la colorazione particolare. L’aspetto che deve prevalere in questi casi è infatti la sicurezza di automobilisti e pedoni. Le tradizionali strisce bianche e nere sono in grado di soddisfare pienamente questa esigenza.
Nonostante la presenza della segnaletica, sono però molti i pedoni che ogni anno perdono la vita mentre attraversano la strada. In Italia, infatti, negli ultimi dieci anni si contano ben 7.000 morti e 200.000 feriti.