1) Specchietto galeotto
Si tratta probabilmente della truffa più becera e tradizionale. Il truffatore simula la rottura del suo specchietto, in modo da incolpare un automobilista durante una manovra di parcheggio. Di solito l’avventore è accompagnato da un testimone, all’apparenza un estraneo, che confermerà il fasullo svolgersi dei fatti. Per evitare la trafila burocratica anche di una semplice constatazione amichevole, il truffatore tenterà di estorcere una somma vicina ai 50 euro, puntando all’esigenza del conducente frettoloso di non interpellare l’assicurazione.