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Top Gear: Chris Evans lascia la conduzione

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È bastata una singola, tormentata stagione per far sì che il novello presentatore di Top Gear, Chris Evans, si dimettesse dal ruolo di conducente, abbandonato il pesante microfono dello storico Jeremy Clarkson, l’icona che deteneva quel ruolo sin dalla nascita del brand. La decisione è arrivata dopo l’indice brutalmente basso di ascolti dell’ultima puntata: solo 1,9 milioni di telespettatori, il livello minimo di tutto l’anno. Le parole di Evans sono state però umili: l’ormai ex presentatore ha tenuto a sottolineare come abbia dato il massimo per la riuscita del programma e come, parimenti, non si sia opposto al suo allontanamento in vista del comune obiettivo di ritrovare il grande successo.

Un addio senza lacrime. Evans ha poi aggiunto di essere sempre stato un supporter della trasmissione e che comunque rimarrà un fan nonostante tutto: continuerà ad occuparsi del suo show in radio e del notevole dispendio di risorse e tempo che esso necessita. La decisione di un Evans lontano dal palcoscenico di Top Gear sembra allora da ricondurre ai vertici della BBC, che secondo indiscrezioni non avrebbero giudicato soddisfacente la performance del cinquantenne inglese sia dietro le telecamere che in studio. A Chris Evans succede Matt LeBlanc, attore americano che potrebbe continuare ancora per una stagione in team con Chris Harris, Sabine Schmitz, Eddie Jordan e Rory Reid.

L’icona. L’attuale format televisivo di Top Gear nasce nel 2002 da un’idea di Jeremy Clarkson e del produttore Andy Wilman. Lo studio del programma è situato a Dunsfold Park, nel cuore del Surrey, in un vecchio hangar appositamente allestito che ospita il pubblico in piedi. Clarkson assieme a Richard Hammond e James May ha condotto tutte le stagioni fino al 2015, anno in cui i tre presentatori sono stati rimossi in seguito a liti e screzi con la produzione. Nel 2017 andrà in onda la 23esima stagione.