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Troppe vittime della strada, è allarme: molti incidenti causati da problemi alla vista

vittime della strada

Periodicamente vengono lanciati da più parte appelli per spingere gli automobilisti a mettersi al volante solo quando si è nelle condizioni adatte per guidare. Un bicchiere di troppo o l’eccessiva stanchezza possono infatti rivelarsi pericolosi. Nonostante ciò, il numero degli incidenti, molti dei quali mortali, continua a essere particolarmente elevato. L’AIFVS (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada) ha così deciso di lanciare un appello: è necessario modificare i criteri visivi di abilitazione alla guida. Alcuni dei sinistri sarebbero infatti causati da problemi alla vista sottovalutati.

Più sicurezza sulle strade

Viaggiare in tranquillità sia per tragitti brevi sia per percorsi più lunghi è un aspetto tutt’altro che trascurabile. I numeri sono però davvero impietosi: ogni anno il numero di vittime della strada arriva a superare quota 3.600. A questi si devono aggiungere poi i feriti gravi, costretti a una lunga riabilitazione nella speranza di tornare alla normalità.

Chi pensa che questa situazione sia generata soprattutto dalla sfortuna si sbaglia. In base all’analisi effettuata dall’AIFVS (Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada) almeno il 20-24% di questi incidenti è dovuto a problemi alla vista dei conducenti. Un aspetto tutt’altro che irrilevante visto che il rinnovo della patente passa proprio da un controllo oculistico. Effettuare una visita periodica, al di là delle scadenze richieste, può essere quindi fondamentale.

Un controllo della vista da un oculista (Foto: ANSA)

Sono necessari controlli più scrupolosi

Il quadro attuale non può quindi che spingerci a una riflessione. La vista riscuote un’importanza di primo piano per evitare di correre rischi e per saper reagire con prontezza ad eventuali comportamenti poco avveduti.

L’AIFVS ritiene quindi urgente modificare le norme attualmente in vigore: “Ci chiediamo: le attuali “visite” per il rinnovo della patente sono adeguate a certificare l’integrità psicofisica del guidatore? Sono adeguati i criteri visivi di abilitazione alla guida?” – ha sottolineato Giuseppa Cassaniti Mastrojeni, presidente AIFVS, Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada onlus.

La superficialità deve quindi essere eliminata: “La nostra indagine spiega in maniera inconfutabile che le attuali normative di abilitazione visiva alla guida di veicoli risultano inadeguate, lacunose e in alcuni punti addirittura tecnicamente inesatte” – ha sottolineato il professor Raffaele Sangiuolo, oculista che ha preso parte a un convegno recente sul tema.

Tutti i medici che hanno partecipato al simposio hanno avanzato una proposta: “Offrendo la possibilità di definire con estrema precisione i limiti di abilitazione effettuabile con l’ausilio di un modernissimo apparecchio a tecnologia digitale appositamente creato che permetterebbe una valutazione visiva completa, rapida ed economicamente sostenibile e certificabile, e proponendo un piano di abilitazione effettuata da un medico oculista che ha tutte le competenze per redigere una certificazione di qualità con una precisa assunzione di responsabilità. In questo modo si creerebbero i presupposti per una abilitazione alla guida di buona qualità tutelando tutti gli utenti della strada e salvando ogni anno centinaia di vite umane” – ha concluso Sangiuolo.

 

 

Foto immagine in evidenza: ANSA